Attualità

Prima infanzia, i progetti fanno centro

Il Comune si aggiudica 5.524 euro dalla Regione per le attività educative progettate insieme alle famiglie calcesane

I progetti per le attività educative rivolte alla prima infanzia progettate insieme alle famiglie calcesane fanno centro e si aggiudicano dalla Regione 5.524,79 euro, a parziale copertura delle spese sostenute nell'ambito delle attività educative rivolte ai bambini da 0 a 3 anni.

Ad annunciarlo, per mezzo di una nota, è il Comune di Calci, che ha partecipato alla selezione regionale per la distribuzione di specifiche risorse per l'anno educativo 2022/2023. Un finanziamento, spiega l'ente "Per sostenere e promuovere nel territorio l'offerta di servizi educativi per la prima infanzia ed incentivare la conciliazione dei tempi di vita e lavoro".

"In particolare - spiegano il sindaco Massimiliano Ghimenti e l'assessora all'istruzione Anna Lupetti - le risorse verranno utilizzate per la gestione indiretta del nido comunale “Il Linchetto”, affidato in concessione ad Infanzia Servizi srl; il nido, aperto dal 2013, può accogliere fino a 57 bambini dall'età di 3 mesi, da settembre a giugno. Nell'ambito del sistema educativo, questa Amministrazione promuove e realizza opportunità e contesti di crescita per bambini, riconoscendo l'educazione e la formazione valori collettivi, sostenendo la costituzione di un sistema educativo volto a riconoscere i bambini protagonisti della loro crescita. Al nido Il Linchetto realizzare tale finalità implica anche la stretta collaborazione con le famiglie, riconosciute come co-protagoniste del progetto educativo del servizio, portatrici di propri valori, nonché dei diritti all'informazione, alla partecipazione e alla condivisione delle attività realizzate all'interno del servizio medesimo".

"Queste risorse  - spiegano sindaco e assessore- hanno permesso di migliorare l'offerta formativa mantenendo invariate le rette per i residenti anche per l’a.e. 2022/2023. Investire nella prima infanzia rappresenta per il nostro Comune un'area di attenzione particolarmente importante, in linea con quanto sostenuto sia dalla Regione che dalla Raccomandazione della Commissione Europea (2013/112/UE), al fine di assicurare da un lato le migliori condizioni educative e di socializzazione dei bambini, dall'altro le condizioni necessarie a favorire la partecipazione dei membri responsabili di cura, ed in particolare delle donne, al mercato del lavoro".