A pochi giorni dall'annuncio di nuove assunzioni, Camp Darby sembra fare marcia indietro, anzi, un vero e proprio dietro front che include 24 licenziamenti (si tratta di civili italiani) entro il 30 settembre 2016, più altri 7 tra novembre 2015 e aprile 2016.
Da gennaio è in corso anche il trasferimento di decine di americani, parte del personale sia civile che militare, in altre basi Usa.
Tutto questo a pochi giorni dall'annuncio di un piano assunzioni che ora sembra essere stato congelato e che prometteva 13 posti di lavoro per baristi, impiegati e custodi.