Lavoro

Mondomarine, cassa integrazione per 30 lavoratori

Avviata la procedura per i dipendenti di Cantieri di Pisa. La proprietà non esclude il passaggio di quote ad altri investitori

La Regione punta i riflettori sui Cantieri di Pisa, lo storico marchio della nautica italiana. L'azienda ha avviato una procedura di cassa integrazione ordinaria per 30 lavoratori impiegati a Pisa parallelamente a una serie di ammortizzatori sociali nello stabilimento di Savona.

L'ente, ribadendo "Il forte interesse per il brand di rilevanza mondiale per la qualità delle imbarcazioni", sta seguendo la situazione tramite il consigliere del presidente per il lavoro, Gianfranco Simoncini, che ha convocato due incontri, uno con la proprietà e uno con i sindacati. 

Durante il primo incontro con la proprietà, la Mondo Marine, che si è svolto il 12 aprile, la Regione ha chiesto da un lato di conoscere le motivazioni che hanno spinto ad avviare la procedura e, in secondo luogo, se sono previsti ammortizzatori diversi dalla cassa integrazione.

Da parte sua l'azienda ha fatto presente che pur essendo positivo il quadro di prospettive aziendali con commesse acquisite e altre in itinere, in questo momento è in atto un confronto per il rafforzamento dell'assetto societario dell'azienda e che questo può comportare un passaggio di quote molte rilevanti di proprietà dell'azienda ad altri investitori, e questo sarebbe il motivo alla base della scelta di usare la cassa integrazione.

Di queste notizie Simoncini ha dato conto ai sindacati.

"Si ritiene necessario un altro momento di verifica sugli sviluppi della vicenda - si legge in una nota della giunta regionale- sul quale i sindacati stessi saranno informati".