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I 100 anni dall'assassinio di Archimede Bartoli

Fu ammazzato dalle squadracce fasciste, perché figlio di un socialista, il 23 Luglio 1921 a Santo Stefano a Macerata. Una doppia cerimonia

Il ricordo di Bartoli a Santo Stefano a Macerata

Doppia cerimonia ieri sul territorio cascinese, a Santo Stefano a Macerata e alla biblioteca comunale, per ricordare i 100 anni dall'assassinio per mano fascista di Archimede Bartoli, avvenuto il 23 Luglio 1921. Bartoli aveva la sola "colpa" di essere figlio di un consigliere comunale socialista e fu vittima di una spedizione di fascisti che, già il giorno prima, avevano colpito a morte Luigi Benvenuti.

"È stata una giornata lunga e intensa" ha commentato il sindaco Michelangelo Betti, presente con i membri della giunta a Santo Stefano a Macerata, nel luogo della morte, e nel pomeriggio alla biblioteca comunale di Cascina, per la ricollocazione e la scopertura della targa in memoria di Bartoli.

La storica targa, conservata dall'Anpi dopo la rimozione dalle mura di un edificio privato, ha così trovato posto all'esterno della biblioteca. "Il 23 Luglio 1921 - vi si legge - per mano di sicari fascisti cadeva Archimede Bartoli. Offrendo la sua giovane esistenza alla fede socialista del padre, i compagni del Comune di Cascina ricordano nel marmo e nel cuore il suo sacrificio per la causa del proletariato. Santo Stefano a Macerata - 22 7 1945".

Il primo cittadino ha ringraziato per la presenza l'assessora regionale Alessandra Nardini e i rappresentanti dei Comuni di Calci, Calcinaia, San Giuliano Terme, dell'Anpi e dell'Arma dei Carabinieri.