Attualità

"Adotta una lavanda" contro il tumore

Un frutteto sociale a Marciana di Cascina dove coltivare la lavanda, una iniziativa benefica portata avanti dall'associazione La RosaAmara Aps.

Le volontarie de La RosaAmara Aps

Si chiama “Adotta una Lavanda” l’iniziativa promossa dall’associazione La RosaAmara Aps, nata per sostenere il progetto dedicato a persone che hanno vissuto, o stanno vivendo, la sfida del tumore

“Nel contesto del progetto ‘Comunità fertile’ realizzato grazie al contributo del Comune di Cascina – ha spiegato Elena Meucci, presidente dell’associazione –, abbiamo realizzato un percorso dedicato alle persone che hanno affrontato o che stanno affrontando patologie oncologiche. Tutto nasce dal desiderio di una delle nostre volontarie che sta ancora vivendo questa situazione: il progetto si chiama ‘Sentieri di lavanda’ e verrà creato all’interno del frutteto sociale realizzato a Marciana di Cascina”. 

Il progetto si avvale anche della collaborazione di professionisti. “L’idea verrà portata avanti da Laura Barbafiera, un’educatrice professionale con una lunga esperienza con persone affette da simili patologie, e da Elena Stefani, psicoterapeuta che fa parte dell’associazione. L’intento è quello di dare a queste persone la possibilità di dare voce e corpo al sentire, al vissuto e all’emozione attraverso attività che siano creative. Per questo sono previste collaborazioni con arte-terapeuti, musicisti, esperti di teatro, perché il desiderio è portare queste persone a esprimersi e a guardare il futuro in modo costruttivo. E niente più dell’arte può aiutare queste persone a guardare avanti”.

Tante le adesioni in questi giorni alla campagna messa in piedi da La RosaAmara. “Questo progetto è diviso in una serie di percorsi, ma c’erano pochi finanziamenti - ha ricordato Meucci -: da qui l’idea dell’associazione di lanciare un’iniziativa che si chiama ‘Adotta una lavanda’ a cui hanno aderito tantissime persone, superando le nostre aspettative. La lavanda è una pianta che si presta a molteplici utilizzi e tra i nostri soci c’è un’erborista: con i fiori di lavanda, che cresceranno da queste piante, vorremmo creare dei prodotti naturali che potremo vendere e che ci aiuteranno a sostenere le spese per portare avanti questo progetto”.