Attualità

Bambino escluso da mensa e bus, il caso in Regione

Fanno discutere gli adempimenti burocratici richiesti dal Comune a guida leghista, per l'iscrizione ai servizi dei bambini con genitori stranieri

La vicenda del piccolo Ethan, il bambino italiano escluso dai servizi di asili nido del Comune a causa di un adempimento procedurale che rende più difficoltose le iscrizioni ai servizi comunali e a quelli convenzionati per i bambini con genitori non italiani, è ora oggetto di un’interrogazione alla giunta toscana, presentata dalla consigliera regionale del Pd Alessandra Nardini.

Nardini chiede di saperese la giunta regionale “sia a conoscenza dell’accaduto e come intenda attivarsi, nel rispetto delle proprie competenze, al fine di porre la massima attenzione sul caso in oggetto, anche mediante azioni di sensibilizzazione, per addivenire ad una positiva risoluzione”.

"Ho ritenuto giusto e opportuno cercare di riaccendere i riflettori su questo caso – ha spiegato la consigliera – perché qualora le motivazioni dei genitori fossero confermate, si potrebbe parlare di una grande penalizzazione nei confronti di un bambino. Infatti, l’estrema difficoltà a reperire la documentazione richiesta relativa al genitore non italiano, aggravata dalla rapida tempistica, lo escluderebbero dalla graduatoria di assegnazione di posti convenzionati con il Comune anche se presso strutture private accreditate con il Comune". 

"Recentemente – ha aggiunto Nardini – la vicenda è stata oggetto di attenzione anche da parte del ministero delle Pari Opportunità, che ha richiesto ai genitori del piccolo Ethan di fornire i dettagli di quanto accaduto. Credo che anche la Regione, che attraverso i bandi POR FSE – Servizi di sostegno alla prima infanzia, effettua l’erogazione di contributi ai Comuni, proprio per favorire ed ampliare il più possibile l’offerta formativa, debba quindi dire la sua e, per quanto nelle sue competenze, cercare di trovare una soluzione positiva".