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"Caffè col bancomat?Scelta priva di senso pratico"

I baristi di Cascina bocciano la possibilità di far pagare ai clienti col bancomat anche una semplice tazzina di caffè:"Solo complicazioni"

Non riscuote successo, anzi non piace proprio. La possibilità di estendere i pagamenti bancomat anche per micro importi, compresa la tazzina di caffè, prevista dalla legge di stabilità, non piace ai clienti, ma soprattutto a chi i bancomat dovrebbe tenerli e cioè i bar.

"L'importo medio di una consumazione è di due, tre euro - dice la titolare del bar Convivium di Casciavola - e sinceramente finora non ho mai trovato nessun cliente che mi abbia detto che non aveva spiccioli in tasca e voleva usare il bancomat. Se poi sarà un obbligo per noi ovviamente ci adegueremo, ma ad ora la cosa sembra del tutto inutile".

A poche centinaia di metri c'è il bar Snoopy: è anche ricevitoria, si pagano bollette, multe e si fanno ricariche. Un bancomat c'è già, dunque si può usare anche per il caffè? "Macchè - replica secco il titolare - ne dovrei montare un altro, con tutti gli aggravi di gestione e di costi. E ad oggi, credetemi, stiamo parlando di una cosa che servirebbe per pagare panini e pezzi dolci. Mi sembra un controsenso".

Cambio di paese, eccoci a Navacchio, a due passi dal Polo tecnologico. Al circolo L'incontro la banconista Samantha, quando le diciamo della possibile novità, si mette quasi a ridere:"Il giro di clienti è sempre il solito e con i pagamenti non ho mai avuto problemi. Se qualcuno non ha i soldi, da noi usa ancora segnare e pagare a fine mese. Non credo che il bancomat cambierebbe le abitudini".