"La Società della Salute Pisana ha chiuso il bilancio 2023 con un pesante disavanzo di oltre 1,6 milioni di euro, sommato ai 254mila euro di deficit del 2022". Così iniziano le considerazioni di Dario Rollo, capogruppo di Valori e Impegno Civico, che interviene sulla questione a seguito di ulteriori trasferimenti di circa 185mila euro deliberati dall'amministrazione comunale.
Uno stanziamento che l'ex sindaco facente funzioni non riesce a spiegarsi. "Il nostro Comune - ha proseguito - contribuisce con il 19% delle quote del consorzio, trasferendo circa 2,4 milioni di euro l’anno. Tuttavia, i dati di bilancio mostrano un problema strutturale che non può essere ignorato".
Rollo, infatti, evidenzia che, sebbene i responsabili della Società della Salute attribuiscano parte del deficit ai 700mila euro di mancati pagamenti da parte della Provincia e del Comune di Pisa, restino da giustificare altri 900mila euro. "Questi sarebbero legati a una gestione inefficace, con particolare riferimento ai servizi per i minori stranieri non accompagnati - ha specificato - questo sistema configura un vero e proprio business attorno a un’emergenza sociale ed è necessario un intervento deciso del Governo e della Prefettura per redistribuire equamente i costi tra i consorzi e rivedere le modalità di accoglienza".
Nei progetti a rischio Rollo critica anche quello relativo al Pinqua, che prevede la creazione di una cooperativa di comunità per gestire gli immobili destinati all’emergenza abitativa. "Mancano dati chiari su costi, modalità di gestione e sostenibilità a lungo termine - ha aggiunto - e questa opacità potrebbe aggravare ulteriormente i bilanci comunali. È come se un’azienda investisse milioni di euro senza preoccuparsi dei costi di gestione futuri. Una gestione irresponsabile che rischia di creare voragini nei conti pubblici".
Cambio di rotta immediato dunque quello richiesto da Rollo, con la pubblicazione delle schede analitiche di spesa per progetto, maggiore trasparenza nell’utilizzo delle risorse e una gestione più efficiente. "I 2,4 milioni di euro trasferiti dal Comune di Cascina sono sufficienti per garantire i servizi essenziali - ha concluso - qualsiasi ulteriore aumento deve essere giustificato da una gestione realmente orientata al benessere della comunità".