Attualità

Cascina dà lo stop agli immigrati

Il sindaco di Cascina scrive al prefetto Attilio Visconti:"Revochiamo ogni intesa, il comune ne ospita già un eccessivo numero"

"Con la presente si comunica alla Signoria Vostra che la scrivente Amministrazione è indisponibile al ricevimento di immigrati, a prescindere da modalità, circostanze, condizioni e fattispecie dei progetti. Si intende quindi revocata ogni sorta di protocollo, intesa, nullaosta con la Vostra e con altre Autorità attinenti al tema in oggetto". 

Comincia così la lettera spedita dal sindaco di Cascina Ceccardi al prefetto di Pisa Visconti

"Il Comune di Cascina ospita già un eccessivo numero di immigrati, con tutto quel che ne consegue sul piano dell'integrazione e, soprattutto, della sicurezza e dell'incidenza dei reati. In posizione di netta contrapposizione alle politiche immigratorie del Governo e in rappresentanza dell'autonomia e della volontà della comunità cittadina di Cascina, espressasi con l'ultima tornata elettorale, si intende opporsi in tutte le lecite forme a politiche non condivise, rilevando ancora una volta come dovrebbe essere avviata una concertazione per la ricezione degli immigrati tra l'Amministrazione Centrale dello Stato, rappresentato dalla Vostra Autorità, e i Comuni resisi disponibili a tale ricezione, secondo una logica di autonomia e di sussidiarietà verticale e nel riconoscimento delle reali volontà politiche delle comunità territoriali.

E' infatti una visione dei rapporti tra i pubblici poteri che si intende innanzitutto contestare, secondo una metodologia generale che alla questione in oggetto si applica come a fattispecie. Si richiede anche, nel rispetto di tutte le vigenti normative, di non intervenire laddove sia interessato il nostro territorio, con operazioni di avvio di nuovi progetti o di aumento del numero di soggetti per i progetti già in essere, senza aver preventivamente sentito il Sindaco".