Politica

Commissione sul Pinqua, nuovo scontro in consiglio

La proposta delle minoranze di attivare una commissione speciale sul progetto di rigenerazione urbana non è stata discussa e dovrà essere ripresentata

L'aula consiliare di Cascina

Approvando una mozione d'ordine presentata dalla consigliera Cristina Bibolotti, la maggioranza ha eliminato dall'ordine del giorno del consiglio comunale di ieri la mozione con la quale le minoranze chiedono l'istituzione di una commissione speciale di controllo e garanzia sul Pinqua, il progetto di rigenerazione urbana e di contrasto all'emergenza abitativa che potrebbe beneficiare di finanziamenti per 13 milioni di euro. 

Bibolotti ha fatto presente che la normativa prevede che nelle commissioni speciali siano rappresentati tutti i gruppi consiliari, che a Cascina sono otto, mentre la mozione delle minoranze ne proponeva sette. La mancata discussione della mozione ha mandato su tutte le furie il primo proponente, Dario Rollo, che pur ammettendo l'errore ha ricordato che le mozioni sono atti di indirizzo che possono essere rivisti. Inoltre, la mozione poteva essere anche emendata.

Questo rinvio fa seguito ad un altro già avvenuto per questioni tecniche, quando la mozione fu presentata senza le firme necessarie. Oggi, con una nota congiunta, i capogruppo di opposizione tornano ad attaccare la maggioranza di centrosinistra, accusandola di non voler affrontare la discussione.

Dario Rollo (Valori e Impegno Civico Dario Rollo), Leonardo Cosentini (Lega), Paolo Lazzerini (Fdi) e Stefano Di Pede (Cosentini Sindaco), scrivono che "per l’ennesima volta, il Pd e compagni si trincerano dietro interpretazioni normative per non discutere la mozione" e accusano l'amministrazione "di avere paura del confronto in consiglio comunale, né in alcuna altra sede istituzionale, paura di analizzare gli aspetti tecnici e progettuali, paura di valutare ed analizzare tutte le fasi che hanno portato all’affidamento dell’incarico e successiva predisposizione e approvazione della proposta progettuale, paura di valutare la regolarità dell’iter seguito e dei rapporti tra la società di consulenza e le realtà del terzo settore che hanno partecipato alla predisposizione del progetto, paura di individuare precisamente le mansioni attribuite ai consulenti dello studio privato, paura di far sapere ai cittadini cascinesi l’impatto devastante sul territorio delle scelte di questa amministrazione e inserite in quel progetto, non condiviso, né discusso con nessuno".

"Anche esponenti della stessa maggioranza che appena hanno espresso pubblicamente il proprio dissenso al progetto, sollevando numerosi dubbi e perplessità di carattere tecnico, politico e procedurale, sono stati espulsi come nei migliori regimi dittatoriali" hanno concluso gli esponenti del centrodestra. I quali, se vorranno almeno discutere della commissione speciale sul Pinqua, dovranno ora presentare una nuova mozione.