Attualità

Crac Banca Etruria, nel cda un manager pisano

E' Luigi Nannipieri, ex Monte dei Paschi, che era già finito assieme ai vertici della banca nel mirino degli ispettori di Bankitalia mesi fa

Anomalie, "Significative carenze", "Fidejussioni in molti casi prive di efficacia ai fini del recupero". Nel rapporto degli ispettori di Bankitalia prima del commissariamento e del crac di Banca Etruria è finito l'intero consiglio di amministrazione presieduto da Lorenzo Rosi e nel quale sedeva, da marzo 2013, quando fu, come si dice in gergo tecnico "cooptato", anche un noto manager pisano.

Si tratta di Luigi Nannipieri, di Cascina, una vita nel gruppo Monte dei Paschi e conosciutissimo anche per la sua attività di presidente della Misericordia di Navacchio. E' commendatore della Repubblica Italiana dal 1994 (indicato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri).

Secondo quanto emerso in questi giorni, l'ispezione di Bankitalia chiusa poco meno di un anno fa, aveva contestato ai vertici della banca aretina il mancato aggiornamento di pratiche e ritardi documentali, la progressiva crescita di partite deteriorate e sostanzialmente un mancato controllo di chi sarebbe stato deputato a farlo.

Come poi sia andata a finire è storia nota. Intanto, mentre il Codacons ha presentato ieri ricorso al Tar contro il provvedimento della Banca d'Italia che ha portato all'azzeramento del valore dei titoli dei risparmiatori e il Movimento Cinque Stelle ha annunciato una manifestazione di protesta per domenica prossima contro il "Salva Banche" la Nuova Banca Etruria sta per essere ceduta.

Proprio oggi è stato pubblicato il bando con l'invito a manifestazioni di interesse.