Cronaca

Decoindustria, il rebus della bonifica

Mentre stamani il sito è stato visitato dalla commissione bicamerale sui rifiuti, in Regione il M5s chiede l'estromissione del Comune per inadempienza

La ex Decoindustria di Santo Stefano a Macerata, Cascina

La bonifica della Decoindustria, e in particolare del serbatoio D6, è una pagina dolente del territorio cascinese. Il sito industriale di Santo Stefano a Macerata, infatti, dopo il fallimento dell'azienda perché travolta dieci anni fa dalle indagini sullo smaltimento illegale di rifiuti in Campania, è lì che ancora attende di essere bonificato. Non solo: prima della bonifica è necessario mettere in sicurezza l'area e campionare i terreni ( "Dio solo sa cosa c'è lì sotto", si ripetono da anni i cittadini ), ma i rimpalli di responsabilità fra Regione, Provincia e Comune stanno bloccando tutto. La domanda è: chi deve sostenere i costi?

Stamani ha fatto visita al sito la commissione bicamerale di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, accompagnata dai tecnici Arpat e dai carabinieri del Noe. Da qui l'impressione che la situazione possa sbloccarsi da un momento all'altro, anche perché la Prefettura vuole vederci chiaro e stabilire una volta per tutte chi dovrà intervenire.

Nel frattempo, in Regione, il Movimento 5 stelle ha presentato un'interrogazione, con la quale si chiede di esautorare il Comune di Cascina dalla bonifica delle Decoindustria.

“Dal 2014 - hanno scritto i consiglieri grillini - Irene Galletti e Giacomo Giannarelli - il serbatoio D6 nel sito ex Decoindustria è sempre lì in attesa della messa in sicurezza. Poco può imputarsi alla Regione, che ha dato 7,8 milioni di euro in otto anni alla Provincia di Pisa per togliere i rifiuti pericolosi presenti nel sito e, davanti all’inadempienza dell’istituzione, voleva chiudere la questione tramite un protocollo d’intesa inviato al Comune di Cascina il 20 marzo 2017. Purtroppo per i cascinesi ci risulta che il Comune a guida leghista sia sparito, non abbia risposto alla sollecitazione regionale del 1 settembre né abbia rispettato l’ultimatum del 16 ottobre per dirimere una questione che la stessa Regione, quasi imbarazzata nell’ultima lettera all’amministrazione di centrodestra, indicava delicata e critica, come peraltro noto a codesto Comune”.

“In quella lettera - proseguono i cinquestelle - la Regione dichiarava che senza alcuna risposta del Comune di Cascina, avrebbe proceduto attuando gli interventi sul sito ex Decoindustria bypassando l’amministrazione. A questo punto, visto che dalla giunta Ceccardi ci risulta non sia arrivato niente, vorremmo sapere quanto più interessa ai cittadini: quando la Regione svuoterà e smantellerà il serbatoio D6, verificando magari tramite ARPAT se vi sono contaminazioni del sottosuolo”.