Cronaca

Cascina dice no ai prodotti israeliani

La giunta comunale approva una delibera che invita cittadini e partecipate a boicottare le merci “Made in Israel” per sostenere la causa palestinese

La giunta comunale di Cascina ha approvato all’unanimità un atto di indirizzo che propone il boicottaggio dei prodotti provenienti dallo Stato di Israele. L’obiettivo dichiarato è quello di “ribadire la nostra contrarietà allo sterminio in corso nella Striscia di Gaza”, come ha affermato l’esecutivo comunale, che ha chiesto l’adesione anche ai cittadini.

"Boicottare prodotti israeliani è il minimo che possiamo fare – ha detto la giunta –. È un’azione per ribadire la nostra contrarietà allo sterminio in corso nella Striscia di Gaza che chiediamo anche ai cittadini di compiere".

L’amministrazione comunale ha inoltre specificato che la scelta partirà dalle farmacie comunali, a cui è stato chiesto di non proporre più medicinali collegati ad aziende israeliane. "Invitiamo anche i cittadini a smettere di acquistare farmaci, alimenti, cosmetici, indumenti e prodotti tecnologici che arrivano da Tel Aviv", si legge ancora nel documento.

La delibera richiama anche l’urgenza di un riconoscimento formale dello Stato di Palestina da parte dell’Italia e dell’Unione Europea, sostenendo "la prospettiva di due popoli, due Stati" e il cessate il fuoco immediato.

"Preme ricordare – ha concluso la giunta comunale – che a Giugno, facendo seguito a quanto analogamente avvenuto per le regioni Puglia ed Emilia Romagna, il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato una specifica mozione che, oltre a richiamare la necessità di un riconoscimento internazionale dello Stato Palestinese, invita a interrompere le relazioni istituzionali ed economiche con lo Stato di Israele".