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Il Comune minaccia lo sfratto dei defunti

La cappella gentilizia all'interno del cimitero è fatiscente e l'amministrazione ha intimato la revoca della concessione se non sarà sistemata

Il cimitero di Navacchio

L'amministrazione comunale cascinese ha annunciato l'avvio di un "procedimento di decadenza delle concessioni cimiteriali dei loculi nella cappella 35 del cimitero di Navacchio". 

"A causa del suo elevato stato di abbandono - spiegano dal muncipio -, la cappella gentilizia era già stata chiusa dal Comune per tutelare la pubblica incolumità". Poiché "la suddetta cappella - si legge nell'avviso - e i relativi loculi di appartenenza costituiscono, per la loro visibile e sostanziale fatiscenza, grave danno al decoro e all'immagine del cimitero comunale di Navacchio nonché danno alle cappelle limitrofe", "considerata la mancanza di iniziativa e/o interesse da parte degli eredi e/o aventi titolo al mantenimento", il Comune diffida i concessionari a provvedere, entro e non oltre 90 giorni dalla pubblicazione dell'avviso
all'albo on-line, ad effettuare gli interventi necessari per assicurare "un buono stato di conservazione e di decoro della cappella e per il ripristino della sicurezza delle cappelle limitrofe".

In pratica, l'amministrazione comunale ha minacciato di sfratto le spoglie dei defunti conservate nella cappella in questione. Difatti, se gli eredi non provvederanno a sistemarla entro i 90 giorni fissati, "sarà regolarmente avviato il procedimento di decadenza delle concessioni cimiteriali, con il trasferimento delle spoglie nell'ossario generale, e saranno riassegnati i loculi, secondo quanto prescritto dai regolamenti comunali".