Cronaca

Cascina, il consiglio comunale si apre ricordando la Shoah

Viegi, presidente del consiglio comunale, nella Giornata della Memoria si augura che "l’impegno a non dimenticare diventi impegno morale collettivo"

"È una giornata particolare poiché è dedicata al ricordo della Shoah, lo sterminio del popolo ebraico". Inizia così il messaggio con il quale Paola Viegi, presidente del consiglio comunale di Cascina, aprirà i lavori della seduta di questo pomeriggio.

"La data del 27 gennaio ricorda l’abbattimento dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, la liberazione dei sopravvissuti e il crollo del nazismo. Questa data tiene i riflettori puntati sulle nostre coscienze affinché la memoria dello sterminio degli ebrei, perpetrato dal nazismo con mostruosa ed organizzata ferocia, non venga mai meno. Questa celebrazione ci riporta a soffermarci su luoghi terribili, divenuti emblema di male e crudeltà; luoghi anche italiani. Ne ricordo alcuni: il campo di concentramento di Fossoli in provincia di Modena, il binario 21 a Milano, luogo in cui centinaia di deportati furono caricati su vagoni merci diretti ai campi di concentramento e sterminio (Auschwitz-Birkenau, Bergen Belsen) o ai campi italiani di raccolta, La Risiera di San Sabba, lager nazista situato nella città di Trieste. Sono testimonianze atroci che ci ricordano il coinvolgimento anche del nostro Paese. Segni indelebili che occorre mantenere per rammentare a tutti, ma soprattutto ai giovani, quanto sia importante contrastare ancora oggi e sempre qualsiasi manifestazione di politiche di sterminio".

Secondo la presidente del consiglio comunale di Cascina, "Le leggi razziali, le persecuzioni, le eliminazioni di massa nei forni crematori e nelle camere a gas interrogano le nostre coscienze e ciò avviene ogni volta che si celebra la Giornata della Memoria. Ricordare la Shoah ci chiama a sentirci coinvolti, ci richiama all’attenzione che dobbiamo avere nel ripercorre questi temi, anche facendo tesoro dei racconti dei testimoni, sempre meno purtroppo, per far sì che l’impegno a non dimenticare diventi impegno morale collettivo, per far sì che queste atrocità non si ripetano mai più".