Attualità

"No ai diktat fiorentini"

Il sindaco di Cascina Ceccardi non è convinto fino in fondo della necessità di unire i poli tecnologici toscani, compreso quello di Navacchio

"La Regione Toscana ha deciso di intraprendere un percorso per la gestione unitaria dei poli tecnologici. Il Protocollo a cui il Comune di Cascina ha quindi aderito a maggio prevede, tra le altre cose, “l'elaborazione di una ipotesi di gestione unitaria delle infrastrutture per il trasferimento tecnologico presenti sui propri territori”, oltre alla “individuazione di un Direttore unico per tutte le società di gestione interessate”.

Nello stesso documento già si parla della “realizzazione di uno studio di fattibilità per la costituzione di una società unica per la gestione delle infrastrutture interessate, che preveda la presenza sia di organismi di ricerca pubblici, sia di soggetti privati”.

Su questa partita vogliamo vederci più chiaro e non accetteremo diktat da Firenze sul nostro Polo Tecnologico, società partecipata anche dal Comune di Cascina", dice il sindaco Susanna Ceccardi.

"Ben venga l'integrazione collaborativa delle competenze e delle necessità, del know-how delle diverse realtà di trasferimento tecnologico, così come la possibilità di partnership per la realizzazione di progetti comuni e di accesso a bandi e finanziamenti: su questo siamo aperti al dialogo con la Regione come con chiunque altro - aggiunge il neosindaco - Se però l'idea è quella, ancora una volta, di costituire nuovi organismi di dirigismo politico per andare a controllare in modo centralistico le energie imprenditoriali, abbiamo delle perplessità. Non abbiamo preconcetti, ma crediamo che la sinergia si possa fare in tanti modi: integrando gli aspetti virtuosi di ognuno mettendoli a disposizione della crescita degli altri (cosa che parzialmente già avviene, per esempio per gli incubatori, per i quali Navacchio ha già rapporti con altre realtà), così come, invece, soffocando la creatività delle singole esperienze. In questi giorni valuteremo la possibilità di revocare l'adesione al Protocollo, con l'idea di avviare un confronto con Regione Toscana per capire meglio; in ogni caso la nostra apertura a sedersi a tavoli di confronto rimane: nell'interesse delle imprese del Polo di Navacchio si può valutare e valorizzare ogni occasione di sinergia e di sviluppo.

"Il dato di partenza preminente - chiude il sindaco - rimane quello di una situazione fortemente incerta per il nostro Polo Tecnologico, incalzato dalla spada di Damocle delle Provincia che ha discutibilmente deciso di ritenere “non strategica” la propria partecipazione alla società del Polo, avviando così la procedura per la cessione delle quote. Cessione che, in assenza di un riscontro di mercato che permetta la vendita, o a seconda invece di chi saranno i nuovi soci a subentrare alla Provincia, cambierà la configurazione di Polo Navacchio. In questo contesto riteniamo doveroso attendere un panorama più chiaro per intraprendere scelte importanti per il futuro della nostra imprenditoria".