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"Serve una risposta unita dell'Europa"

Le celebrazioni della Liberazione a Cascina si sono svolte in piazza dei Caduti, dove il sindaco Betti ha tenuto il discorso di fronte ai presenti

Un momento della cerimonia a Cascina

Anche a Cascina la festa del 25 Aprile torna in presenza, in piazza dei Caduti, dopo un corteo partito dal palazzo comunale. Molti i presenti, che hanno ascoltato l'intervento del sindaco Michelangelo Betti e, quindi, l'esposizione dell'epigrafe di Piero Calamandrei al “camerata Kesserling”, letta dall'assessora Bice Del Giudice.

"Ci troviamo per ricordare i morti di una guerra e per festeggiare la libertà ritrovata. O forse trovata pienamente per la prima volta, dato che la fine del conflitto portò, nel 1946, al suffragio universale - ha detto nel suo discorso il sindaco Betti - il primo, vero, suffragio universale. Un punto di partenza pressoché evidente per chi era uscito dal conflitto bellico e da venti anni di dittatura".

"La scia di sangue e di repressione si estese e si ampliò per oltre due decenni fino al tragico collasso, che lasciò un Paese fatto di macerie. Dopo la dittatura e la guerra c’era un Paese da ricostruire, fisicamente e moralmente - ha continuato - risulta evidente che senza i partigiani l'Italia sarebbe rimasta legata ai nazisti. Risulta evidente che senza gli angloamericani e i sovietici, la guerra in Europa avrebbe probabilmente avuto un esito diverso. E risulta infine evidente che i Paesi e gli eserciti che sostennero la Resistenza dettero armi ai partigiani che combattevano contro i nazifascisti".

"Per quasi 80 anni la guerra, senza sparire dal mondo, ci era rimasta lontana, ma in questo 2022 la nostra festa della Liberazione non può che divenire anche un appello per fermare il conflitto in Ucraina e per riaffermare il nostro impegno per la pace - ha aggiunto - l’Unione Europea deve riuscire a crescere e acquisire un ruolo nuovo. Come essa ha favorito la risposta continentale alla pandemia, oggi c’è la necessità di una posizione comune dell’Unione sulla guerra ai propri confini".

"Non si può non evidenziare come il Paese ritrovò unità nella lotta per la libertà - ha concluso - nell’ultimo biennio abbiamo ritrovato la stessa unità contro la pandemia e oggi dobbiamo trovare l’unità su scelte che riportino la pace in Ucraina".