Politica

Sinistradem sta con Antonelli e fa polemica

L'ex segretario provinciale Pd Francesco Nocchi rimarca la distanza tra i due contendenti alle primarie di Cascina e parla di scelte autolesionistiche

"Si è giunti a questa scadenza senza alcuna approfondita valutazione politica sui primi 5 anni di governo, senza essere capaci di esprimere un chiaro giudizio politico. Il Pd avrebbe dovuto fare una discussione franca su questo primo mandato maturando un giudizio sul lavoro fatto e decidendo su questa base se fare primarie o meno".

E' l'opinione di Francesco Nocchi, già segretario provinciale del partito e candidato alle elezioni regionali, adesso leader locale di Sinistradem e di Olivia Picchi, già assessore del comune di Lari, consigliera provinciale e membra della segreteria del partito:

"Privarsi, esponendolo a primarie fatte per inseguire ambizioni personali o ipotetici cambi di scenario, della forza e autorevolezza di un sindaco uscente che si ripresenta per il secondo mandato: è una scelta autolesionistica e poco sostenibile.

Sarebbe stato più utile un percorso diverso e sarebbe stato a nostro avviso necessario esprimere un sostegno pieno di tutto il Pd alla ricandidatura di Alessio Antonelli, magari introducendo nel programma e nella squadra elementi di novità, ma definendo comunque una cornice programmatica, un quadro di alleanze coerente ed unitario. Il Pd, locale e provinciale, non può essere semplicemente "il comitato organizzatore delle primarie" quanto piuttosto un luogo di decisione ed elaborazione politica. Rinunciare ad esercitare questo ruolo rischia di costarci caro".

Nocchi e Picchi aggiungono:"Adesso ci ritroviamo con due candidati del Pd, che si contrappongono su progetti politici diversi, con idee di coalizioni differenti e con un giudizio su questi primi 5 anni di legislatura completamente opposto; con primarie ridotte a scontro tra due progetti politici che sembrano sempre più distanti.

Siamo partiti male e si rischia di arrivare peggio: il livello di tensione che si percepisce e la distanza tra la proposta di Paganelli (espressa con interviste dal contenuto ed i toni davvero discutibili) e quella di Antonelli rischia di essere troppo grande per essere facilmente recuperata il giorno dopo le primarie. A questo saremo chiamati tutti dopo il voto del 6 marzo, perché l'obiettivo è vincere le elezioni e confermare il buon governo del centrosinistra di Cascina, buon governo frutto del lavoro di gruppo che Antonelli ha saputo realizzare con lo sguardo rivolto al futuro della comunità e del territorio".