Attualità

Società Operaia, un aiuto arriva da Navacchio

La Società volontaria di Mutuo Soccorso pronta a custodire i beni della consorella cascinese, costretta a lasciare la sede di via Palestro

Meri Gronchi e Riccardo Pasqualetti

Quando una consorella ti viene incontro con un gesto di altruismo e solidarietà. E’ successo a Cascina pochi giorni fa quando la Società Volontaria di Mutuo Soccorso di Navacchio con sede in Via Tosco Romagnola, ha risposto all’appello della Società Operaia di Cascina lanciato dalla presidente Meri Gronchi e da tutto il consiglio direttivo per lo sgombero della sede di Via Palestro, 1, nell'ex Pretura. La storica associazione di Cascina si trova a dover consegnare le chiavi all'amministrazione e svuotare i materiali donati dai cittadini, senza però sapere dove collocarli.

Da qui il grido d’aiuto, che già aveva raccolto la solidarietà via social e si è concretizzato martedì 17 Agosto dalla visita presso la sede storica di Via del Curtatone del presidente Riccardo Pasqualetti e del segretario Luciano Viviani. “Siamo lieti di venire incontro ad un associazione in difficoltà sul territorio, oltretutto nostra storica consorella, che detiene oggetti di valore storico e culturale nella propria sede. Il materiale di Via Palestro potrà essere tranquillamente custodito nella nostra sede. Abbiamo spazio a disposizione e in questi casi è giusto venire incontro a chi non può permetterselo”.

“Un sentito ringraziamento va alla Società Volontaria di Mutuo Soccorso di Navacchio che ha raccolto, in maniera molto celere, il nostro appello mettendo a disposizione i propri locali per custodire cimeli storici del territorio in un momento così delicato della nostra storia associativa - ha commentato Meri Gronchi -. Tutto questo ci permetterà di collaborare anche per il prossimo futuro con un altro fiore all’occhiello della storia delle S. O. M. S. Italiane e del Comune di Cascina, appunto. Possiamo dire che queste due realtà storiche, oggi, sono di nuovo assieme nel segno della fratellanza e solidarietà mai dimenticata che unisce tutte le Società Opearie ancora in vita in tutto lo stivale”.