Politica

Caso Helbiz, le responsabilità ricadono su Pisamo

L'assessore alla mobilità Dringoli ha dichiarato che spettava alla municipalizzata verificare i documenti prima di autorizzare i monopattini in città

Nuova puntata in commissione consiliare sul caso della società di monopattini a noleggio Helbiz. A seguito delle numerose richieste di chiarimenti da parte di Francesco Auletta (Diritti in Comune), gli uffici comunali hanno accertato che la società ha operato in città per mesi pur non avendo presentato la Scia, documento che invece era da ritenersi indispensabile stando al bando pubblicato da Pisamo. Nella seduta consiliare di martedì l'assessore alla mobilità Massimo Dringoli, rispondendo a un nuovo question time di Auletta, ha dichiarato che la responsabilità di tutte le verifiche era di Pisamo, in quanto promotrice del bando. Dringoli ha inoltre fatto sapere che, tra i documenti che Helbiz doveva presentare, manca ancora la certificazione antimafia.

"Nell'ultima seduta consiliare - ha premesso Dringoli -, il consiglio comunale ha approvato una mozione urgente con cui si dà mandato, tra l'altro, alla seconda commissione di controllo e garanzia di procedere a una serie di audizioni e verifica degli atti entro il 31 Luglio. Ci sarà comunque tutto il tempo per approfondire la questione, sia da parte di Pisamo che dei dirigenti del Comune interessati".

"E' peraltro evidente - ha proseguito l'assessore -, che la società Helbiz ha iniziato a operare dal mese di Ottobre senza la prescritta presentazione della Scia, che è stata presentata soltanto il 24 Aprile. Si deve anche precisare, a proposito della società Helbiz, che da quanto risulta e da quanto le ha comunicato lo stesso direttore di Pisamo il 19 Aprile, non è stata ancora trasmessa la certificazione antimafia. Per quanto riguarda le autorizzazioni formali rilasciate, non risultano autorizzazioni rilasciate dagli uffici comunali, peraltro non competenti a rilasciare autorizzazioni di questo tipo: compete in definitiva a Pisamo svolgere tutte le indagini per valutare il rispetto o meno delle disposizioni previste dalla normativa".

"L'assessore - ha quindi commentato Auletta - ha smentito la versione dell'amministratore unico di Pisamo, avvocato Bottone, dichiarando che l'autorizzazione e quindi il controllo finale della documentazione spettava a Pisamo essendo la stazione appaltante. Assistiamo ad uno scaricabarile indegno ma andremo fino in fondo. Come abbiamo detto più volte sarebbe il caso che intanto Bottone si dimettesse".