Attualità

Cinema all'aperto, a rischio anche Tirrenia

Ritagliati Cappellaio Matto e Regina di Cuori dagli striscioni sulla recinzione del Ciak

"Proseguendo così non è escluso che il prossimo anno anche Tirrenia, un tempo nota come città del Cinema, venga privata del suo Grande Schermo". Delusi e amareggiati, lo dicono, tra i denti, Alfea Cinematografica e Cineclub Arsenale.

Cineclub Arsenale, quest'anno, ha dovuto rinnovare gli impianti ed è stato costretto a rinunciare ad alcune delle arene con proiezioni all'aperto. 

Tirrenia, però, è una di quelle che l'Arsenale ha voluto mantenere, anche perché nell'area, un minimo di sicurezza è garantita. 

Fino a ora. Non era bastato il tempo a "guastare" la stagione del cinema Ciak di Tirrenia: sugli striscioni stampati messi a decorare la recinzione del cinema, sabato, in pieno giorno, sono sparite due immagini a colori di Jonny Depp nelle vesti del Cappellaio Matto e Elena Bonham Carter in quelle della Regina di Cuori stampate su pvc.

Ignoti, secondo l'Arsenale, le hanno fatte sparire, tagliandoli maldestramente. Nella notte fra sabato e domenica, tra l'altro, qualcuno si è portato via la parte di immagini dedicate ai bambini, ritagliando circa 7 metri dello striscione che decorava la recinzione a sinistra dell’ingresso e che raffigurava vari protagonisti di film di animazione. "Uno spregio - commenta l'Arsenale - che, aldilà del danno economico e d’immagine, mortifica e intristisce soprattutto perché inserito in un contesto già di per sé molto difficile. Alfea Cinematografica e Cineclub Arsenale, che gestiscono il cinema Ciak di Tirrenia da venti anni, non mollano e, nonostante tutto, sono intenzionati a portare in fondo questa travagliata stagione estiva. Tuttavia, in quanto imprenditori culturali privati che sopravvivono solo con i proventi delle proprie attività, si trovano costretti a fare i conti con i conti. E i conti non tornano: strangolati da una distribuzione che favorisce i grandi esercenti delle multi-sale e costretti ad affrontare gli enormi costi richiesti dal passaggio al digitale, diventa sempre più difficile assicurare un’offerta culturale e di svago in un ambiente indifferente. Proprio gli alti costi del passaggio dalla pellicola al digitale e le conseguenti difficoltà tecniche e logistiche hanno causato in questa stagione la chiusura di un grande numero cinema e di arene estive e garantire anche quest’anno l’apertura del Ciak di Tirrenia è stato un impegno e un sacrificio notevoli".