Lavoro

"Cinque licenziati in 3 giorni", H&M non ha neppure due mesi

Rifondazione comunista e la lista civica Una città in comune chiedono l'intervento delle istituzioni contro la multinazionale

Quei cinque licenziamenti non hanno avuto lo stesso clamore delle 26 assunzioni. Tanto che per sapere che "in tre giorni cinque dipendenti di H&M, il nuovo store aperto a Pisa il 5 giugno scorso, sono stati licenziati senza alcuna motivazione", serve che lo dicano Rifondazione comunista e la lista civica Una città in comune.

Ricordando che al taglio del nastro, in corso Italia, c'erano il sindaco Marco Filippeschi, il presidente del consiglio Ranieri Del Torto, l'assessore Marilù Chiofalo. 

Il nuovo negozio, spiegano Prc e Ucic, avrebbe dovuto rilanciare "l'occupazione in città con 26 nuove assunzioni, di cui 13 da Pisa e 13 da Livorno: l'azienda ricorre ad ogni tipo di contratto dal part-time al full time al job on call, prevedendo generalmente due mesi di prova e in questi giorni, quasi allo scadere dei due mesi, H&M sta procedendo a licenziare parte del personale senza alcun preavviso". 

Rifondazione e Città in comune si chiedono se l'azienda stia cercando "di risparmiare sui lavoratori magari assumendo altro personale con contratti meno onerosi e più precari" e definisce "intollerabile che ciò avvenga in silenzio" perché "la vertenza di questi lavoratori è un fatto che riguarda tutta la città". 

Prc e lista civica, poi, chiedono che ''gli enti locali non solo prendano posizione su questa vicenda, ma si facciano soggetti attivi perché la multinazionale faccia dei passi indietro riassumendo il personale licenziato".