Cronaca

"Più frutta nei succhi". Coldiretti chiede adesioni

L'obiettivo è un innalzamento della percentuale minima di frutta nei succhi, dal 12% attuale al 18%. C'è il supporto della Camera di commercio di Pisa

La mobilitazione è cominciata dopo che, a sorpresa, la commissione delle politiche dell'Ue alla camera dei deputati ha deciso di bocciare l'emendamento che chiedeva l'aumento di frutta nelle bevande.

La Camera di commercio pisana si è impegnata a sostenere la battaglia di Coldiretti per condividere e sostenere l'azione per la tutela del made in Italy agroalimentare, della trasparenza, dell'etichettature e della equità delle filiere. Nella delibera, firmata dal segretario generale Cristina Martelli e dal presidente Pierfrancesco Pacini, c'è l'impegno della Camera di commercio di trasmettere il documento alla commissione che aveva bloccato l'innalzamento delle percentuali di frutta e per sollecitare il Parlamento ad approvare un apposito emendamento volto a rendere effettivo l'innalzamento di tale percentuale.

La principale organizzazione agricola provinciale ora si aspetta altre “adesioni” alla battaglia dai Comuni: “L’obiettivo – spiega Fabrizio Filippi, presidente provinciale Coldiretti - è unire le forze e manifestare la nostra assoluta contrarietà ad una decisione che danneggia sia i produttori che i consumatori a beneficio delle sole lobby. Siamo stufi di subire sgambetti”. Secondo Coldiretti, oltre ai benefici economici per i produttori, innalzare la percentuale minima di frutta nei succhi e bevande analcoliche concorrerebbe a migliorare concretamente la qualità dell’alimentazione e a contribuire alla sopravvivenza dei produttori. La protesta andrà avanti fino a che non sarà approvato l’emendamento.