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Coltivazioni di canapa nel Parco, via alla semina

Lo scopo della sperimentazione è quello di verificare se la coltivazione della canapa può migliorare gli effetti dell'agricoltura sull'ambiente

L’Ente Parco, d'intesa con Assocanapa, sta per avviare la sperimentazione della coltivazione della canapa, sia nelle aree agricole della Tenuta di San Rossore, sia in collaborazione con agricoltori privati nei terreni della bonifica del Lago di Massaciuccoli.

Scopo della sperimentazione, che a San Rossore vedrà impiegato un terreno di circa un ettaro, che in questi ultimi giorni è già stato preparato in previsione della semina, è verificare se la coltivazione della canapa può davvero migliorare gli effetti dell'agricoltura sull'ambiente, lasciando inalterati o addirittura incrementando i redditi degli agricoltori.

Rispetto ad altre coltura irrigue come il mais, la coltivazione della canapa richiede infatti inferiori quantità di acqua e di fertilizzanti, e per tale motivo si presenta come molto più sostenibile; i possibili utilizzi della canapa saranno orientati soprattutto verso il settore tessile o l'edilizia, che fa uso di pannelli e materassini isolanti costituiti da fibre della pianta, con l’impiego della parte di fibra meno pregiata che viene scartata dal tessile.

Dagli esiti una simile esperienza, e soprattutto nel caso in cui fossero confermate le motivazioni che stanno alla base di tali scelte, il Parco potrebbe anche candidarsi, in futuro, ad assumere un certo ruolo nella produzione di canapa per uso terapeutico, dopo che una legge della Regione Toscana ne ha regolamentato l’uso e dopo che è stato annunciato, nei mesi scorsi, l’avvio di una prima produzione sul territorio toscano nell’Istituto Farmaceutico Militare di Firenze.