Politica

Consumo di suolo, dati non incoraggianti per Pisa

Dal Rapporto SNPA 2024 emerge che Pisa è terza in Toscana per consumo di suolo. Auletta accusa l’amministrazione di favorire nuovo cemento

“È comune sentir parlare di sostenibilità ambientale, cambiamento climatico o perdita di biodiversità, ma raramente si collega tutto questo alla salvaguardia del suolo, una risorsa essenziale e non rinnovabile.” Con queste parole Ciccio Auletta, consigliere di Diritti in Comune, ha lanciato un nuovo allarme sul consumo di suolo a Pisa, citando i dati del Rapporto SNPA 2024.

Secondo il documento, in Italia si registra il livello di consumo di suolo più alto degli ultimi dodici anni, “Ogni ora si perdono circa 10 mila metri quadrati di terreno libero”, ha ricordato Auletta. “Oggi le infrastrutture e le coperture artificiali occupano più di 21.500 chilometri quadrati, pari al 7,17% del territorio nazionale, contro una media europea del 4,4%.”

In Toscana Pisa è terza tra i capoluoghi per territorio consumato, con il 16,42% di superficie urbanizzata. “Solo perché il territorio comunale è molto vasto, l’impatto visivo di quanto si costruisce e si asfalta è meno evidente”, ha osservato Auletta, segnalando che “tra il 2018 e il 2022 il consumo è cresciuto fino a un picco di quasi 11 ettari”.

Per il consigliere, la lieve flessione registrata nell’ultimo anno non indica una reale inversione di tendenza. “Permangono previsioni devastanti: nuove costruzioni, parcheggi ovunque, la Cittadella Aeroportuale, la Tangenziale Nord-Est. E ogni giorno si aggiungono varianti che preparano nuovo cemento. È un vero e proprio sacco della città.”

Auletta ha criticato anche la recente proposta di un centro diagnostico privato a Cisanello, che “cancella un’area verde di servizio alle abitazioni”. “Per l’amministrazione non è un problema — ha aggiunto — perché la dotazione di verde rispetta gli standard urbanistici. Come se fosse vietato avere più verde del minimo obbligatorio, e come se il cambiamento climatico non imponesse di rivedere questi parametri.”

Il rappresentante di Diritti in Comune ha definito la strategia urbanistica “sempre la stessa: il privato fa i progetti dove gli conviene e il Comune li ratifica”. E ha concluso, “Occorre una pianificazione opposta a quella degli ultimi venticinque anni. Dobbiamo salvaguardare e ampliare le aree verdi, ripristinare suolo libero e investire in un’infrastruttura verde continua. Solo così Pisa potrà difendersi dai cambiamenti climatici già in atto.