Cronaca

Controlli in aree dismesse, un arresto e 7 denunce

Accappamento, discarica abusiva e una patente falsa. Polizia e forestale hanno identificato 22 persone della zona del capannone industriale ex Galazzo

Un controllo congiunto di polizia di stato e corpo forestale nelle aree industriali dismesse della città ha portato all’identificazione di 22 persone e alla denuncia in stato di libertà 7 cittadini rumeni, tutti pregiudicati, per aver occupato abusivamente il capannone industriale ex Galazzo in via Aurelia. All’interno della vecchia area industriale, in mezzo alle macerie, questa famiglia di nomadi rumeni aveva realizzato un vero e proprio accampamento di fortuna, provvisto anche di cucine elettriche e illuminazione interna alimentata da gruppi elettrogeni.

A ridosso dell’accampamento, gli uomini del corpo forestale hanno constatato la presenza di due furgoni, intestati a due abitanti del campo, che venivano utilizzati dagli stessi come delle vere e proprie discariche di materiali inerti. I proprietari dei veicoli sono stati entrambi denunciati per discarica abusiva e sanzionati per l’abbandono dei veicoli con una multa di 1.600 euro per ciascuno.

Sempre nell’ambito del controllo è stato tratto in arresto Perjoni Lin, cittadino albanese di 32 anni. Lo stesso, all’atto del controllo, ha esibito una patente di guida internazionale albanese che, sin dall’inizio, ha insospettito gli agenti della polizia di stato. Da un esame più accurato, la patente risultava priva di iridescenze sulla matrice e, una volta passata agli ultravioletti, il numero di serie non ha reagito all’illuminazione, così come sarebbe dovuto accadere laddove la patente fosse stata originale.

Sospettando la falsità del documento, gli agenti hanno portato in questura il soggetto per ulteriori approfondimenti.

Dagli accertamenti svolti sullo straniero è emerso che lo stesso, sotto altre generalità, oltre ad avere già precedenti per falso, era stato destinatario nel 2010 di un decreto di espulsione emesso dal prefetto di Pisa con divieto di reingresso in Italia per 10 anni e che, nel 2011, aveva fatto reingresso nel territorio dello Stato con altre generalità.

A quel punto, per il clandestino inosservante al decreto di espulsione sono scattate immediatamente le manette. Il Pm di turno Paola Rizzo ha disposto per lo stesso il rito direttissimo, che si terrà nella giornata di domani.