Cronaca

"Convocheremo i Comuni per redistribuire l'accoglienza sul territorio"

Pisa ha gestito l'emergenza, ora serve un "piano di solidarietà"

Stanno arrivando in Toscana 380 migranti, che fanno parte del gruppo di oltre 2mila persone salvate lo scorso martedì vicino alle coste di Lampedusa grazie all’operazione Mare Nostrum, che ha evitato l’ennesima strage. 
"In sole 24 ore, Pisa si dimostra ancora una volta in grado di far fronte alle emergenze, anche in assenza di una capacità di programmazione forte a livello nazionale - commenta Sandra Capuzzi, assessore al sociale del Comune di Pisa e presidente della Società della Salute -. Non è un caso se Pisa è prima in Toscana per il progetto Sprar di accoglienza dei rifugiati. Applicheremo il modello di accoglienza diffusa sperimentato con l’emergenza Nord Africa del 2011, che permette agli operatori di avere un rapporto umano con i rifugiati e di affrontare meglio le questioni.  Ringrazio la cooperativa Paim per la disponibilità dimostrata in questa situazione improvvisa. Ringrazio anche il Prefetto per la gestione e il coordinamento. Nella prossima settimana convocheremo gli altri Comuni della Provincia per redistribuire questa accoglienza sul territorio. Sarà preziosa la collaborazione del Centro Nord-Sud. Passata l’emergenza, sarà importante ragionare per costruire un 'piano di solidarietà' per rispondere in tempi brevi nei casi di emergenza, sulla falsariga di quello che accade con i piani di Protezione Civile".