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Corteo di Pisa, 5 petizioni da 80mila firme

Sulla piattaforma Change.org gli appelli dopo le cariche contro i manifestanti pisani: richieste le dimissioni di Ziello e i codici identificativi

La manifestazione di solidarietà in piazza dei Cavalieri

Sono bastate poco più di 48 ore per raggiungere 80mila firme. Suddivise, è vero, tra 5 diverse petizioni su Change.org, tutte però accomunate dall'oggetto: le violenze avvenute durante il corteo pro Palestina di Pisa.

Oltre 50mila persone hanno firmato la petizione di Chiara Castaldi dal titolo "Basta alla violenza bruta della Polizia di Stato italiana", che pone alcune domande direttamente al Governo e alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

"Queste azioni sono state documentate in video diffusi sui social media e dalle testate giornalistiche - si legge nella petizione - il diritto a manifestare è sancito dalla Costituzione italiana. Non si può pensare di andare in piazza per esprimere le proprie idee e tornare con la testa spaccata e sanguinante. Questo non è solo un attacco ai diritti umani, ma anche una violazione dei principi fondamentali su cui si basa la nostra società".

Oltre 12mila persone, invece, hanno firmato l’appello di gruppo di docenti del liceo classico "Vittorio Emanuele II" di Palermo, nel quale si elencano i valori di rispetto, pace, libertà di manifestazione del pensiero.

Una terza campagna online è stata invece lanciata dal consigliere comunale del Partito Democratico Enrico Bruni, che conta a oggi quasi 11mila firme. Con questa, sono state richieste le dimissioni di Edoardo Ziello. "Le dichiarazioni del consigliere Ziello - si legge nella petizione - che parla di un corteo strapieno di gente incappucciata che inveiva contro le forze dell'ordine sono inaccettabili e completamente mistificatorie".

Infine, altre 3.300 firme richiedono i codici identificativi e le bodycam per le forze dell'ordine, mentre 1.400 firme chiedono di porre fine all'uso della forza e invocano la presa di responsabilità di chi di dovere.