Attualità

Costruire il dopo di noi

Inaugurazione del corso promosso da Cesvot e Scuola Superiore Sant’Anna dedicato ai diritti e all’autonomia delle persone con disabilità

Venerdì 4 novembre a Pisa si svolgerà la prima lezione del corso “I diritti delle persone disabili e l’autonomia: costruire il dopo di noi” promosso da Cesvot e Scuola Superiore Sant'Anna. Si tratta della seconda edizione di un corso di formazione per volontari e operatori pubblici e del terzo settore dedicato ad un tema di grande attualità e impatto sociale, il cosiddetto "dopo di noi".

Il tema dell’autonomia delle persone con disabilità, in particolare di coloro che non possono contare sul sostegno familiare, è particolarmente importante. Il corso approfondirà i contenuti della legge approvata lo scorso 24 giugno, “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”.

L'iniziativa si svolgerà presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e prevede complessivamente 32 ore di formazione. Durante le lezioni, che si concluderanno il 3 dicembre, saranno analizzate le norme che la legge dedica alla definizione dei progetti sperimentali di residenzialità a carattere familiare, alle innovazioni fiscali e tributarie nonché alle previsioni di carattere assicurativo. Saranno inoltre approfonditi i principali strumenti giuridici che l’attuale ordinamento giuridico offre per garantire e migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità. Particolare attenzione sarà dedicata al ruolo delle Regioni e degli enti locali.

 Infine, un approfondimento specifico sarà dedicato al tema della progettazione sociale e della raccolta fondi al fine di rafforzare la capacità di intervento delle associazioni impegnate, a vari livelli, nell’ambito del dopo e durante noi.

“Siamo molto soddisfatti di questa proficua collaborazione tra Cesvot e Scuola Superiore Sant’Anna”, ha detto Federico Gelli, presidente di Cesvot. “Con questo corso rinnoviamo un’esperienza di grande successo inaugurata lo scorso anno. Si tratta, infatti, di un’eccellenza sia a livello regionale che nazionale: un percorso formativo di altissima qualità su un tema di grande impatto sociale che rappresenta non solo una delle questioni cruciali del nostro welfare ma anche e soprattutto del nostro modello di cittadinanza"