Attualità

Ordinanza su spesa minima diventa "Indicazione"

Dopo le polemiche sulla cifra minima da spendere in supermercati e negozi arriva la parziale retromarcia del sindaco D'Addona

Il sindaco di Crespina Lorenzana Thomas D'Addona

Da ordinanza a "Saggia indicazione". "Abbiamo modificato il testo dell’ordinanza senza mutarne il significato: i limiti minimi di spesa sono delle indicazioni che saranno sottoposte alla clientela dei nostri esercizi commerciali mediante avviso". 

E' quanto ha spiegato il sindaco di Crespina Lorenzana Thomas D'Addona dopo le polemiche sulle sua ordinanza che aveva imposto limiti di spesa minimi ( vedi articolo correlati ) per la spesa in supermercati ( 50 euro ), negozi di paese ( 20 ), panifici ( 5 ) e tabacchi ( 2 pacchetti di sigarette ) per fronteggiare il rischio di muoversi troppe volte per andare a fare la spesa. 

Una scelta che aveva provocato molte discussioni e addirittura ricorsi. Da qui la parziale marcia indietro.

"Il senso dell’ordinanza sui minimi di spesa è che il cittadino rifletta sulla opportunità di razionalizzare le proprie uscite evitando inutili rischi. Siamo convinti che la nostra cittadinanza comprenda l’opportunità di adottare questi comportamenti anche senza porre obblighi perentori in capo agli esercenti, per cui abbiamo modificato il testo dell’ordinanza senza mutarne il significato: i limiti minimi di spesa sono delle indicazioni che saranno sottoposte alla clientela dei nostri esercizi commerciali mediante avviso, indicazioni con le quali i cittadini dovranno confrontarsi e poter scegliere di discostarsi se ritengono che sia il caso.
Siamo convinti che siano indicazioni sagge che la maggior parte delle persone si sforzerà di rispettare per il loro bene e per il bene della collettività", ha spiegato il sindaco.

Soddisfazione è stata espressa dalla Confesecenti, associazione che per prima aveva proposto l'annullamento dell'ordinanza al prefetto, parlando di "Incongruenze".