Pisa Sporting Club

Cuoghi, “Pisa-Parma spartiacque per la stagione”

Il doppio ex legge la sfida dell’Arena. "I risultati di dicembre saranno molto importanti in ottica calciomercato di gennaio".

È uno dei simboli che uniscono le due maglie che lunedì si affronteranno alla Cetilar Arena. Stefano Cuoghi è stato protagonista in campo sia con il Pisa che con il Parma e sulla panchina nerazzurra ha firmato la risalita tra i professionisti nel 2009-2010, vincendo il campionato di Serie D. Un doppio sigillo che ancora oggi lo rende l’unico ad aver centrato un titolo sia da giocatore che da allenatore con il Pisa. Alla vigilia di Pisa-Parma lo abbiamo intervistato.

Cuoghi, come si avvicina a una partita tra due squadre così importanti nella sua carriera?

"La guardo molto volentieri, tifo per queste due squadre e basta. Ormai sono passati quei tempi, quindi le emozioni non ci sono più a una certa età. Tutto passa."

Che effetto le ha fatto rivedere il Pisa in Serie A dopo oltre trent’anni?

"Che era ora, che era finalmente, che era giusto dopo oltre 30 anni che anche i giovani che non hanno potuto vedere l'era di Anconetani potessero divertirsi e vedere le squadre vere, le squadre serie, le tifoserie di un certo livello. La Serie A è in qualcosa di diverso rispetto a tutto il resto, quindi 34 anni sono tanti e quindi per fortuna sono tornati in un campionato che per la tifoseria è il livello giusto per Pisa."

Che giudizio dà sul lavoro della società nerazzurra in questi anni?

"La società ha lavorato molto bene. Ha cominciato in B, poi è retrocessa, non si è persa d'animo, è riuscita a ritornare in Serie B, ha perso uno spareggio che tutti pensavano vincesse per andare in Serie A col Monza, ma ha continuato a fare investimenti, a credere nel progetto e alla fine con l'aiuto anche di un altro socio, sono riusciti a ottenere risultati che sicuramente emergono per i soldi che ci hanno messo, per la passione che hanno messo e anche per la competenza."

Che tipo di partita si aspetta lunedì all’Arena?

"Il Parma anche se gioca bene ed è divertente a vedersi, subisce troppo facilmente i gol dalle squadre avversarie. Pisa si è calato nella mentalità giusta, l'allenatore ha capito quello che deve fare per tentare di salvarsi con la rosa che ha a disposizione, una squadra molto fisica, sono due modi di vedere il calcio completamente diversi."

Per chi è più importante questa sfida, guardando al calendario che arriva?

"Per il Pisa soprattutto, perché poi lo aspetta un ciclo di partite contro squadre che lottano come lui per non retrocedere. Arrivarci dopo una vittoria renderebbe tutto più semplice: giocherebbe con la testa più leggera, per il Pisa sarebbe davvero importante vincere. Il Parma ha giocato anche in Coppa Italia, anche se ha cambiato tanti giocatori, quindi un po' di fatica in più ce l'ha. È chiaro che può permettersi di giocare su due risultati, anche se il Parma è una squadra che prova sempre a vincere imponendo il proprio gioco. Per me questa partita è uno spartiacque per tutte e due."

Con l'Inter il Pisa non ha fatto male eppure è arrivata una sconfitta. 
"Per me il Pisa ha giocato una partita davvero buona, ha fatto esattamente quello che serviva. La squadra è rimasta compatta, con grande attenzione nella fase difensiva, ma senza rinunciare a ripartire e provare a far male davanti. Nzola e Meister hanno lavorato tanto, hanno tenuto impegnati i difensori dell’Inter per tutta la gara. Il merito del Pisa è proprio quello di essere riuscito a mettere in difficoltà una corazzata come quella di Chivu. Poi contro certe squadre basta sbagliare mezza giocata e vieni punito subito: Lautaro Martinez è stato bravissimo a trasformare in gol le due occasioni che ha avuto."

Guardando a gennaio, crede che Pisa e Parma interverranno sul mercato?

"Secondo me dipende molto da quest’ultimo mese prima dell’apertura del mercato, da queste partite che mancano. Dicembre è importante per i piazzamenti: se chiudi bene puoi lavorare sul mercato con più tranquillità, sapendo di avere già una base discreta e che magari ti basta aggiungere uno o due giocatori importanti. Sai che con questo gruppo, comunque, puoi salvarti. Se invece arrivi a gennaio ultimo o penultimo in classifica, con qualche punto di distacco, diventa tutto più complicato perché sei costretto a intervenire per forza e spesso, quando devi prendere giocatori per necessità, fai più fatica a trovare profili davvero adatti alla situazione. Per questo è fondamentale arrivare a gennaio nella maniera giusta."