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Carismi corteggiata da due fondi

Sono Interritus e Barents, le trattative sono però ancora lontane dalla chiusura. Servono 160 milioni per ricapitalizzare la banca del cuoio

Le trattative per Carismi stanno andando avanti dopo il ritiro di Pve Capital, avvenuto alla fine di novembre. Il fondo inglese era stato vicinissimo alla chiusura della trattativa che avrebbe portato a un aumento di capitale di 160 milioni di euro. A far andare in fumo l'affare la necessità di ulteriori esborsi non preventivati di circa 20 milioni di euro.

La situazione un mese dopo vede due fondi interessati alla banca del cuoio, Interritus, fondo inglese e Barents, panamense. Le operazioni con tutta probabilità non si concluderanno prima della fine di gennaio. Sembra invece meno concreto l'interesse della Banca popolare dell'Emilia Romagna interessata anche ad altri istituti sulla dorsale adriatica e che farebbe fatica a inglobare una banca in una situazione difficile come la Cassa di risparmio di San Miniato.

Carismi, che nel 2015 aveva registrato un debito di 67 milioni, ha la necessità di essere ricapitalizzata per diventare appetibile. L'operazione preventivata dai vari fondi che in questi mesi di trattative si sono interessati alla banca del cuoio sarebbe quella di rimettere in sesto i conti della banca per poi eventualmente cederla.

I due fondi interessati Interritus e Barents stanno andando avanti con la ricerca dei capitali necessari per completare l'operazione. Interritus sembra in leggero favore ma le trattative sono ancora molto lontane dalla chiusura.

Qualcosa di più sullo stato delle trattative potrebbe essere detto dall'ad Divo Gronchi nel cda della banca, in programma domani. Sul piatto servono 120-130 milioni di euro.