Gino Fornaciari, professore all’università di Pisa andrà alla ricerca delle tombe dei marchesi di Saluzzo, uno dei grandi casati italiani che governò in Piemonte fra il Medioevo e l’età moderna. Il progetto di ricerca è finanziato dalla cassa di risparmio di Saluzzo e vedrà coinvolti, oltre a Fornaciari, Adriano Ribolini e Monica Bini del dipartimento di Scienze della terra e Raffaele Gaeta e Antonio Fornaciari della Divisione di paleopatologia del dipartimento di Ricerca translazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia. Le indagini saranno condotte nella chiesa di san Giovanni, nella diocesi di Saluzzo, a Cuneo, dove ad aprile è iniziata una prima campagna di esplorazione non invasiva del sottosuolo tramite georadar.
“La costruzione del primo edificio dedicato a San Giovanni Battista – spiega Antonio Fornaciari – risale al 1281, ma la chiesa, specialmente tra gli inizi del XIV e la fine del XV secolo, ha subito molte trasformazioni che di fatto hanno reso difficile l’identificazione delle tombe dei marchesi di Saluzzo. L’obiettivo del progetto è dunque di recuperare informazioni sulla presenza di camere sepolcrali contenenti resti umani scheletrici e mummificati, appartenenti alle famiglie aristocratiche che avevano diritto di sepoltura all’interno della chiesa, fra cui appunto i Saluzzo, ed allo stesso tempo comprendere, grazie anche alla collaborazione di Silvia Beltramo, ricercatrice del il Politecnico di Torino, l’evoluzione architettonica dell’edificio religioso”.