Attualità

Dalla Nigeria a Vicopisano per una nuova vita

Il Comune si prepara ad accogliere due giovani madri con i figli piccoli e una ragazza di vent'anni

Arriveranno in questi giorni i migranti che saranno ospitati dal Comune di Vicopisano in un appartamento del capoluogo, individuato grazie alla disponibilità e alla generosità dei cittadini. 

Si tratta di due giovani donne incinte, dei loro bambini di tre e due anni e di un'altra ragazza di vent'anni che è arrivata in Italia da sola. Provengono dalla Nigeria, sono arrivati a Pisa il 7 maggio 2015 dopo un mese di viaggio e sono stati finora ospitati nella struttura di Piaggerta, nel Parco di San Rossore

“Ringrazio le associazioni e i cittadini  -dice l'assessore alle politiche sociali Valentina Bertini- che si sono prodigati sia per l'accoglienza che per non far mancare nulla a queste persone. Del resto è quello che, sia come amministrazione sia a livello di rete associativa sul territorio, facciamo costantemente in presenza di situazioni di disagio. Voglio sottolineare che non ci saranno costi a carico del Comune, l'unica forma di impegno richiesta è quella di carattere umano e sociale e siamo sicuri che la nostra comunità reagirà con amore e solidarietà, come sempre”. 

“Anch'io aspetto un bambino e mi sembra di sentirmi ancora più vicina a queste ragazze  -aggiunge l'assessore Bertini- credo che si debba essere davvero stremate per decidere di affrontare un calvario simile mentre si porta avanti una gravidanza. Non vedo l'ora di accoglierle e di farle sentire al sicuro”.

L'ultima volta che Vicopisano ha accolto dei migranti fu considerato un esempio di gestione perfetta dell'emergenza. “E la situazione era più complessa -spiega il vicesindaco Matteo Ferrucci- perché si trattava di sei ragazzi di cinque nazionalità diverse. In questa occasione sarà più semplice favorire l'interazione di queste giovani donne e dei loro bambini con la comunità. Invitiamo i cittadini ad accoglierle senza esitazioni, facendo sentire loro tutto l'affetto di cui hanno sicuramente bisogno dopo quello che hanno passato”.

“Durante la guerra -conclude il sindaco Juri Taglioli -Uliveto Terme ha ospitato oltre tremila persone rimaste senza casa. Quello richiesto adesso alla nostra comunità è davvero uno sforzo minimo e siamo molto felici di poterlo fare. Ringrazio l'assessore Bertini, la Prefettura e la Società della Salute per il grande lavoro che hanno svolto, in team con le nostre associazioni”.