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Danti: "Visto che non sono candidato?"

L'ex assessore risponde a chi aveva pensato alle sue dimissioni come preambolo di una corsa alle regionali. E pubblica la sua busta paga da docente

"Tra i nomi che troveremo sulla scheda elettorale del 31 maggio prossimo il mio non c'è". L'ex assessore Dario Danti risponde a chi aveva pensato alle sue dimissioni come preambolo di una corsa alle regionali.

Come si legge in suo post su Facebook, dove Danti ha pubblicato la sua busta paga da insegnante: "In politica, ultimamente, ci si scorda non cosa è avvenuto tre o quattro anni fa, ma tre o quattro settimane fa. A febbraio, quando mi sono dimesso da assessore alla Cultura del Comune di Pisa, in molti dissero che lo stavo facendo per spostarmi da una poltrona a un'altra (alcuni di loro, per la verità, li vedo oggi candidati e non rinunciano a incarichi istituzionali precedentemente assunti, ma tant'è). Mi dimisi per una scelta politica, non per un secondo fine: l'ho detto allora, nell'incredulità di molti, lo ribadisco oggi con un gesto concreto proprio perché politica non è spostarsi da una poltrona più piccola a una più grande. Punto.
E credo giusto compiere anche un altro gesto, molto semplice e di trasparenza: pubblico la mia busta paga da insegnante (precario). Lo faccio perché avendo scelto a settembre 2014 il part-time a scuola, per poter svolgere sia il mio lavoro che l'incarico istituzionale, non potrò ritornare full-time prima di settembre 2015. Essendomi dimesso e non percependo più l'indennità da assessore, ho solo questa di busta paga e la metto qui sotto. La coerenza ha un prezzo, in tutti i sensi. Ma la Buona Politica, per me, è quella che sa coniugare le parole con i fatti, che alle parole fa conseguire i fatti, provando a realizzare idee e passioni".