Attualità

27 Paesi d'Europa a San Rossore

Nella tenuta si festeggia il 50esimo anniversario dell’istituzione del Diploma europeo delle aree protette.

In occasione della giornata internazionale della biodiversità (22 maggio), che anticipa di appena quarantotto ore la giornata dedicata in tutta Europa ai parchi, nella ex tenuta presidenziale di San Rossore si terrà l’evento voluto dal Consiglio d’Europa per festeggiare il cinquantesimo anniversario dell’istituzione del Diploma europeo delle aree protette.

Oggi e domani, la Tenuta di San Rossore ospiterà un workshop internazionale col quale il Consiglio d’Europa ricorderà i 50 anni del Diploma europeo delle aree protette, una “certificazione di qualità” assegnata dal Consiglio d'Europa ad aree protette naturali o semi-naturali d’interesse europeo, capaci di garantire, con i propri strumenti di gestione, un’adeguata conservazione della biodiversità e delle diversità geologiche e paesaggistiche; il Diploma è uno dei premi internazionali più prestigiosi, tra i più difficili non solo da ottenere ma anche e soprattutto da mantenere.

Nei mesi scorsi il Consiglio d’Europa aveva accolto, tra oltre settanta parchi in tutto il Vecchio continente assegnatari del diploma, la candidatura del Parco naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, che aveva proposto di far svolgere ilseminario internazionale che celebrerà la ricorrenza nella sua tenuta di eccellenza. L’evento, che per la sua importanza ha ottenuto l’alto patronato del Presidente della Repubblica ed il patrocinio del Ministro dell’Ambiente e della Regione Toscana, si svolgerà in collaborazione con Europarc Federation.

Il workshop è destinato a quasi un centinaio di persone in rappresentanza di 27 paesi provenienti da tutta Europa, tra gestori di aree protette in possesso del Diploma europeo, esperti del Consiglio d’Europa e tecnici del settore che, scambiando esperienze e condividendo buone pratiche di gestione, discuteranno delle sfide che i parchi devono affrontare in un mondo sempre più interconnesso in cui la tecnologia e la globalizzazione stanno cambiando la percezione della gente dell’ambiente naturale e il ruolo stesso delle aree protette.