Lavoro

Dopo il referendum arriva il rimborso da Acque Spa

Anche se la cifra è irrisoria: meno di 5 euro a utenza nella prossima bolletta

È quella che si dice una questione di principio. Anche se, a tutti gli effetti, è un rimborso. Pur se di meno di 5 euro, però.

Dopo più di due anni dal referendum che riuscì a portare alle urne 26 milioni di italiani dopo anni di referendum senza quorum, l'Autorità nazionale per l'energia e il gas ha disposto il rimborso ai cittadini della Toscana della quota prelevata illegittimamente dalle società che gestiscono il servizio idrico. Uno dei quesiti votati, infatti, doveva cancellare dalle bollette dell'acqua la voce "remunerazione del capitale investito".

I conti in tasca a gestori e utenti toscani li ha fatti l'Autorità Idrica Toscana: nell'area servita da Acque Spa i cittadini si vedranno restituire 4,55 euro mentre chi ha come gestore Acquedotto Fiora e Gaia riceverà rispettivamente 37 e 79 centesimi. Va un po' meglio ai cittadini serviti da Asa e Nuove acque: i rimborsi saranno tra da 2 euro e 28 a 1,29.

A pagare di più sarà Publiacqua, che rimborserà ogni utente con 5,36 euro. Tutti, comunque, si vedranno restituire questi soldi nella prossima bolletta, non oltre marzo 2014. Il periodo rimborsato è quello compreso tra il 21 luglio 2011, giorno della cancellazione effettiva della "remunerazione del capitale" e il 31 dicembre. A inizio 2012 è entrata in vigore la tariffa transitoria studiata dall'Autorità nazionale per l'energia e il gas che di fatto ha annullato gli effetti del referendum. Anche per questo il forum toscano dei movimenti per l'acqua ha confermato che entro il 7 gennaio presenterà un ricorso al Tar contro il metodo di calcolo dei rimborsi studiato dall'autorità idrica toscana e approvato a livello nazionale.