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Embolia polmonare, un problema non ancora risolto

Un convegno a metà aprile. Obiettivo? Rivedere le peculiarità dell’intervento di ogni singolo specialista nelle diverse fasi del processo diagnostico

L’Aoup è da anni centro di riferimento regionale per la diagnosi e cura dell’embolia polmonare con l’Unità operativa di Pneumologia universitaria diretta dal professor Antonio Palla.

La forza del centro risiede nell’integrazione multidisciplinare, ossia la sinergia fra i vari specialisti coinvolti nel percorso terapeutico di una patologia che, se non tempestivamente riconosciuta e trattata, può risultare letale. Per questo il corso di aggiornamento di area vasta dal titolo: “Embolia polmonare: un problema non ancora risolto” che si terrà all’ospedale di Cisanello il 18 aprile, nell’aula al II piano dell’Edificio 10 (Dipartimento Cardio-toraco-vascolare, inizio alle 9) mira proprio a rivedere le peculiarità dell’intervento di ogni singolo specialista nelle diverse fasi del processo diagnostico, con lo scopo di ridurre le criticità di ogni intervento, rendendolo quanto più possibile sinergico.

Oltretutto l’apporto della radiologia con la TC multistrato è considerato fondamentale nel percorso assistenziale e, di fatto, ha cambiato le linee guida diagnostiche. Ma il radiologo non è l’unico specialista ad affiancare lo pneumologo nella gestione del paziente affetto da embolia polmonare. E’ fondamentale il corretto indirizzo da parte del medico di medicina generale e il giusto inquadramento del medico di pronto soccorso, oltreché il supporto del cardiologo, del medico nucleare, di tecnici e infermieri.

Un lavoro di squadra in cui la diagnosi precoce e il trattamento appropriato risultano decisivi ai fini di una prognosi favorevole. Tutte queste tematiche saranno affrontate nel corso, rivolto a medici dell’ Aoup e delle aziende sanitarie dell’Area vasta nord-ovest, di cui sono referenti scientifici lo stesso professor Palla e il dottor Fabio Falaschi, direttore dell’Unità operativa di Radiodiagnostica 2 dell’Aoup.

Pisa da diversi anni ospita convegni sull’embolia polmonare, in cui sono state affrontate tutte le problematiche connesse alla patologia, dalle metodologie diagnostiche e terapeutiche tradizionali a quelle sperimentali e di nuovissima concezione, dal rapporto con i medici di medicina generale all’appropriatezza della prescrizione terapeutica a lungo termine nella profilassi delle recidive e alla gestione della cronicità. Il corso del 18 aprile porrà un ulteriore tassello sul potenziamento dell’offerta assistenziale con il contributo di tutti gli specialisti coinvolti