Una mattinata di partecipazione e solidarietà quella che si è svolta oggi in piazza XX Settembre, dove il nodo pisano di azionariato popolare ha espresso il proprio sostegno alla reindustrializzazione della ex-GKN di Campi Bisenzio.
Cittadini, attivisti e rappresentanti di varie realtà locali – tra cui Una Città in Comune, Exploit, il Circolo Arci Alberone, il Chicco di Senape, Legambiente e DES Pisa – hanno ricordato l’impegno collettivo iniziato circa un anno e mezzo fa, quando decisero di partecipare all’acquisto di azioni del progetto “GKN for Future”, un piano industriale costruito dal basso da operai e ricercatori solidali.
Il progetto punta a produrre pannelli fotovoltaici per le comunità energetiche e cargo-bike, simboli di una transizione ecologica e democratica. "Oggi, dimostrare che è possibile creare lavoro per il bene collettivo e per il contrasto alla crisi eco-climatica significa dimostrare che esiste eccome l’alternativa alla conversione bellica dell’apparato industriale, unica direzione che invece viene impartita dall’alto in questa fase di riarmo europeo, di regime di guerra e di genocidio", ha dichiarato Livia Tolve di Exploit Pisa.
Una battaglia che, secondo gli organizzatori, va oltre i confini della singola fabbrica: "La lotta della ex-GKN è la dimostrazione che si può progettare dal basso cosa si produce, come e per chi, dicendo mai più un chiodo per la guerra, per il sionismo, per il colonialismo e per l’estrattivismo fossile, e sì a un futuro di giustizia climatica e sociale", ha aggiunto Tolve.
Il percorso verso la riapertura, però, resta incerto. "Il consorzio industriale finalmente è costituito, da luglio – solo grazie all’incessante pressione dal basso durata mesi e mesi, che collettivo e solidali hanno dovuto esercitare e senza la quale non sarebbe mai accaduto. Tale consorzio, adesso, avrebbe il compito di rilevare lo stabilimento e di metterlo a servizio della reindustrializzazione, ma ancora non ci sono risposte chiare sui tempi con cui questo avverrà", ha spiegato Eleonora Mizzoni di Legambiente Pisa.
Dal presidio pisano arriva un appello diretto alle istituzioni: la Regione Toscana è chiamata ad assumersi la responsabilità di una fase cruciale per salvare un progetto di “pubblica utilità”, che rischia di naufragare nell’attesa.
L’iniziativa di oggi si inserisce nel percorso che porterà al corteo di sabato 18 Ottobre a Firenze, dove delegazioni da tutta la Toscana sfileranno a fianco del Collettivo di Fabbrica. Da Pisa la partenza è fissata alle 12.30 dalla Stazione Centrale