Politica

Ex Stallette, parla Ghezzani

"Le accuse lanciate dall'opposizione ai partiti di maggioranza sono false. La Commissione controllo e garanzia può individuare le responsabilità"

Simonetta Ghezzani

"La Commissione controllo e garanzia può far luce sulle responsabilità nella vicenda delle ex Stallette". A dirlo è la consigliera di Sinistra ecologia e libertà Simonetta Ghezzani. La polemica scoppiata in queste ultime settimane sulla vicenda delle ex Stallette è nata dalla necessità di votare in consiglio comunale una variazione del piano delle opere pubbliche con un aumento dei costi per la conclusione del progetto Piuss di quasi 500 mila euro, ed è sfociata, in occasione del consiglio comunale, nella richiesta avanzata da parte delle opposizioni e poi bocciata, dell'istituzione di una commissione d'indagine.

Il capogruppo si Sinistra ecologia e libertà in Consiglio comunale Simonetta Ghezzani, commenta: "Ho votato la variazione del piano delle opere pubbliche sia per il valore in sè della Cittadella Galileiana, che per i risvolti finanziari del progetto, che se non vedrà compimento entro il giugno 2015 comporterà al Comune l'obbligo di restituire alla Regione i contributi sin qui percepiti".

Sulle ragioni della lievitazione dei costi dell'opera, la Ghezzani sottolinea: "Sono false perchè omissive, le accuse di opacità e reticenza lanciate dalle opposizioni ai partiti della maggioranza, false perchè tacciono su un passaggio fondamentale. Lo scorso giovedì 6 novembre c'è stata una diversa valutazione sullo strumento da adottare per procedere a un chiarimento dei fatti".

"Come maggioranza -porsegue la consigliera di Sel- abbiamo infatti presentato un ordine nel giorno nel quale si dà indicazione di avviare un percorso istruttorio nella prima commissione di controllo e garanzia, il cui obiettivo è individuare le responsabilità".

Secondo il capogruppo quindi, l'organo a cui è stata affidata la faccenda " può fare piena luce sull'accaduto e deve avere la più completa collaborazione dei vari attori coinvolti nella vicenda, in un quadro di piena accessibilità agli atti e di trasparenza dell'azione amministrativa, così come previsto dalla stessa normativa vigente e dalla adesione della amministrazione, a partire dal sindaco Filippeschi, alla Carta di Pisa”.