Politica

Ex-Telecom, "la maggioranza evita il confronto"

In Commissione manca il numero legale. Pisani (Pd): "Avevamo chiesto il rinvio della riunione. La vicenda non rientrava tra gli ordini del giorno"

Rabbia nelle parole degli esponenti dell'opposizione Francesco Auletta (una città in comune-prc), Raffaele Latrofa (Ncd), Maurizio Nerini (Noi adesso Pisa) e Elisabetta Zuccaro (Movimento 5 stelle): "La maggioranza, non presentandosi alla seduta della commissione di controllo e garanzia e senza inviare alcuna giustificazione, ha fatto saltare la riunione"

Presenti alla seduta solo le forze di minoranze, che proprio nella giornata di ieri avevano anche proposto in consiglio comunale una mozione urgente perché la vicenda della vendita del Palazzo Ex-Telecom venisse discusse nelle sedi consiliari; una proposta che la maggioranza aveva bocciato.

Secondo i consiglieri dell'opposizione "si tratta di un comportamento istituzionale inaccettabile da parte del Pd, dei Riformisti per Pisa e della Lista Civica, in particolar modo stigmatizziamo la continua assenza del vicepresidente Di Stefano che invece ricoprendo questo ruolo dovrebbe svolgere una funzione di garanzia all’interno della commissione".

Gli stessi, ritengono "molto grave che le forze politiche che sostengono il sindaco Filippeschi impediscano scientificamente un confronto su quella che è una vera e propria svendita del Palazzo ex-telecom".

A fare le veci della maggioranza, ci pensa il consigliere Pd Nicola Pisani, che commenta così il mancato numero legale nella seduta di ieri della Commissione di controllo e garanzia: “Come consiglieri della maggioranza avevamo chiesto il riunivo di questa riunione a lunedì prossimo, 13 luglio, perché, il consigliere Giovanni Garzella (FI- PDL), presidente di questa Commissione, ci aveva comunicato che non sarebbe stato presente, mentre alcuni altri consiglieri della maggioranza avevano già comunicato che avrebbero avuto delle difficoltà ad essere presenti, come, ad esempio, il consigliere Odorico di Stefano (Riformisiti) e io stesso perché, entrambi, impegnati per motivi di lavoro. All’odine del giorno c’era solo un generico approfondimento delle sedute precedenti. Ribadisco – così conclude Pisani - che non abbiamo alcun timore ad affrontare i problemi della città. Anzi, a viso aperto, ce ne facciamo carico e lavoriamo per la loro risoluzione”.