Lo sport si evolve, il tifo cambia forma. Oggi non basta più guardare una gara, bisogna entrarci dentro. È quello che succede con Fantacycling, app nata a Pisa nel 2020 e ormai diventata un punto di riferimento nel mondo del ciclismo digitale.
Non solo un gioco fantasy, ma una piattaforma che unisce appassionati da tutta Europa. “Non siamo mai partiti per raccontare il ciclismo dall’alto” ha spiegato Camillo Castellani, uno dei fondatori. “La nostra forza è sempre stata nel viverlo dal basso, insieme a chi lo ama. Alcuni vengono per giocare, altri per informarsi, altri ancora per conoscere nuove gare, ma dentro Fantacycling nessuno è spettatore passivo”, ha aggiunto.
Dalla gamification ai contenuti editoriali, passando per lo streaming e l’e-commerce, Fantacycling ha costruito un piccolo ecosistema digitale. Una community attiva in quattro lingue, oltre 130.000 utenti registrati e una crescita continua anche fuori dall’Italia, grazie anche all’arrivo come ambassador dell’ex campione Philippe Gilbert.
L’idea è semplice: trasformare lo spettatore in protagonista, anche in uno sport come il ciclismo, che per sua natura tende a essere seguito in solitaria. L’app propone leghe geolocalizzate, classifiche, dirette e rubriche quotidiane. Ma anche prodotti in vendita legati alla cultura popolare sportiva, come le biglie da spiaggia, tornate incredibilmente di moda proprio grazie alla piattaforma.
Sostenuta inizialmente dal programma di accelerazione Bocconi for Innovation, la startup ha puntato sulla partecipazione attiva. I numeri confermano il successo: oltre 13 milioni di visualizzazioni social negli ultimi tre mesi e più di 4,5 milioni di visualizzazioni su YouTube.