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Un nuovo impianto, "Il Ministero revochi l'ok"

Il Comune ha ricevuto le carte di un nuovo impianto molto simile a quello già autorizzato dal Ministero: avanzata la richiesta di revoca

Durante la seduta ordinaria della Giunta del Comune di Fauglia di ieri, mercoledì 17 Aprile, è stato reso noto che la Società RNE 10 slr ha depositato, poco tempo fa, una documentazione in cui è presentata l'istanza di realizzazione di un altro progetto di impianto di accumulo di energia elettrica.

Questo ulteriore impianto sorgerebbe a breve distanza da quello già autorizzato del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e che ha suscitato tante discussioni.

La struttura avrà la stessa potenza, ossia un totale di 101,75 megawatt di accumulo, per un'estensione di circa 5 ettari, oltre al terreno occupato dalle celle fotovoltaiche che lo alimenteranno.

"Va da sé che la costruzione di questo altro impianto arrecherà un ulteriore danno al paesaggio delle colline intorno a Fauglia - hanno spiegato il sindaco Alberto Lenzi e l'assessore Carlo Carli - e comprometterà con ancora più forza l'equilibrio ambientale della zona. Visto questo nuovo progetto, come amministrazione abbiamo chiesto immediatamente al Ministero dell'Ambiente di revocarne le autorizzazioni concesse".

"I due impianti ripropongono con forza il tema della scelta delle ubicazioni - ha detto l'architetto Dario Barabino, nuovo responsabile dell'Ufficio Tecnico - tali scelte sono di pertinenza esclusiva del Ministero; le politiche di localizzazione di suddetti impianti non sono oggetto di concertazione con le Regioni e i Comuni, ma frutto della libera iniziativa dei privati. Ciò provoca squilibri paesaggistici, ambientali e di consumo del territorio fra le varie Regioni. I Comuni, come nel caso di Fauglia, sono del tutto esautorati dalla scelta delle localizzazioni".