Cronaca

Epatite B, a Pisa lo studio su esami non invasivi

Il lavoro di Moriconi sarà finanziato dal ministero della Salute

Francesco Moriconi a lavoro

Importante passo avanti nella conoscenza e cura dell'epatite B grazie al lavoro di Francesco Moriconi, del laboratorio di fisiopatologia epatica, genetica e patologia molecolare dell’epatite virale afferente all’unità operativa di epatologia dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana.
Moriconi ha ricevuto il finanziamento da parte del ministero della Salute rivolto ai giovani ricercatori grazie al suo studio chiamato Profilo dei microRna epatocellulari trasportati nel sangue dalle particelle difettive dell’antigene di superficie del virus dell’epatite B: un metodo non invasivo per l’identificazione di profili di microRNA di rilevanza clinica

Gran parte di questo studio ruota attorno appunto ai microRNA, piccoli acidi ribonucleici con importantissime funzioni regolatorie dell’espressione genica post-trascrizionale, per il cui approfondimento però erano necessari esami invasivi.
Questo progetto però ha aperto una nuova prospettiva di studio che permette di superare tali difficoltà per i microRna di origine epatica che circolano nel sangue dei portatori cronici del virus dell’epatite B (oltre 400 milioni di persone al mondo che, nel 60% dei casi, hanno infezioni inattive senza malattia epatica virale) permettendone così una valutazione più semplice e meno invasiva.