“E' stata completamente disattesa la mia mozione per la tutela dei lavoratori degli aeroporti, votata all’unanimità a inizio novembre. Dieci milioni di euro andranno a Toscana Aeroporti senza che nella legge ci sia alcun vincolo affinché una parte vada a tutela dei dipendenti della società di gestione e quelle in appalto, che stanno soffrendo più di tutti le conseguenze del tracollo del trasporto aereo."
A dirlo è la consigliera regionale del M5s Irene Galletti: il tema è legge
per sovvenzionare Toscana Aeroporti, la società di gestione degli scali
di Pisa e Firenze.
"Gli ordini del giorno presentati in extremis della maggioranza sono
solo vaghe promesse. Gli impegni dovevano essere scritti a chiare
lettere nella legge, per questo avevamo presentato degli emendamenti in
tal senso, ovviamente bocciati. Con tali premesse non potevamo che
essere contrari a questa legge, che si dimentica dei lavoratori e degli
scali aeroportuali toscani minori."
“Toscana Aeroporti beneficia anche del finanziamento SACE da 85 milioni -
chiarisce la pentastellata - è inaccettabile che la Regione, che lo
ricordo è ancora azionista della società, non pensi ai livelli
occupazionali da mantenere. Se pensiamo poi che la sanità toscana ha
avuto la stessa cifra dalla scorsa variazione di bilancio, le
proporzioni “politiche” sono evidenti.” Conclude la capogruppo
pentastellata.
“Con l’ordine del giorno si impegna la Giunta ad attivarsi nei confronti di Toscana
Aeroporti – ribatte il consigliere regionale Pd Andrea Pieroni – perché sia garantita la tutela del
personale di terra nei due scali e la continuità dei servizi attualmente
in essere, anche in considerazione della sovvenzione approvata,
coinvolgendo le organizzazioni sindacali sul futuro dei lavoratori al
fine di tutelare al massimo gli attuali livelli occupazionali”.
“La
sovvenzione va a risarcire solo parzialmente la diminuzione dei ricavi –
ha aggiunto il consigliere regionale –, stimata in circa 40 milioni di
euro, a fronte di minori costi per 18,5 milioni di euro. Inoltre le
risorse regionali non andranno a cumularsi con altri ristori di
provenienza statale. Insomma, il contributo regionale vuole assicurare
che il sistema aeroportuale possa farsi trovare pronto nel momento del
termine della pandemia, anche per i benefici diretti ed indiretti che
esso produce per l’economia, il turismo ed il vastissimo indotto nel
quale operano migliaia di addetti”.