Cronaca

Bulgarella, il Riesame conferma i sequestri

Il Tribunale del Riesame era stato chiamato a pronunciarsi dalla Cassazione dopo un iniziale provvedimento di dissequestro

Le perquisizioni e i sequestri di documenti effettuati nell'ottobre 2015 dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze nell''ambito di un''inchiesta che vede, tra gli indagati, il costruttore siciliano trapiantato a Pisa e con interessi in tutta Italia Andrea Bulgarella, sono stati confermati dal tribunale del riesame di Firenze. 

I sequestri disposti su richiesta del pm erano stati in un primo momento annullati dallo stesso Riesame su richiesta degli avvocati difensori dell'imprenditore e il tribunale è stato nuovamente chiamato a pronunciarsi adesso dopo un ricorso in Cassazione da parte della Procura di Firenze, titolare delle indagini, che ha ipotizzato i reati di associazione a delinquere con l'aggravante di aver favorito la mafia.

Bulgarella, in particolare, era sospettato di aver commesso reati finanziari, servendosi anche dei suoi rapporti con Unicredit, tanto che nell'inchiesta è rimasto coinvolto anche in vicepresidente della banca. 

Nell'ordinanza del riesame il presidente Livio Genovese fa notare, però, che restano "ragioni di perplessità" sul reato associativo.