Cronaca

​È morto La Penna, filologo e docente alla Normale

A 99 anni è venuto a mancare uno dei più influenti latinisti del Novecento, che ha studiato e insegnato alla scuola pisana, oltre che a Firenze

Il professor Antonio La Penna

Una vita spesa per la conoscenza e l'insegnamento, quella del latinista Antonio La Penna, tra i maggiori filologi classici del secondo Novecento che, per trent'anni, ha insegnato anche alla Scuola Normale, segnando un'epoca nell'istituto universitario pisano.

Nato a Bisaccia, in Provincia di Avellino il 9 gennaio 1925, socio nazionale dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Premio Feltrinelli dei Lincei per la storia e critica della letteratura, si era formato proprio alla Normale tra il 1941 e il 1945 sotto la guida, tra gli altri, di Giorgio Pasquali. Dopo una prima esperienza di insegnamento liceale, aveva ricoperto la cattedra di letteratura latina a Pisa e poi a Firenze, tenendo contemporaneamente l’incarico di insegnamento di filologia latina alla Normale tra il 1963 e il 1993.

Al centro delle ricerche di Antonio La Penna vi sono le ideologie di autori quali Properzio, Ovidio, Orazio, Sallustio e la storia sociale e politica della rivoluzione romana, ovvero del passaggio dalla repubblica all’impero. Moltissime anche le sue pubblicazioni, che spaziano dagli anni Settanta sino a pochissimi anni fa, per esempio con La favola antica. Esopo e la sapienza degli schiavi, edito nel 2021.

Uno sguardo esplicito alla società contemporanea si trova in numerosi scritti, come Sulla scuola (1999) o in Aforismi e autoschediasmi. Riflessioni sparse su cultura e politica degli ultimi cinquant'anni (1958-2004). La Penna è stato anche un importante traduttore di opere latine.