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Il caso Buscemi scatena una mozione in Regione

Le consigliere regionali Spinelli e Nardini hanno presentato un atto in consiglio contro la violenza sulle donne: "Il fatto di Pisa è inquietante"

Da sinistra: Alessandra Nardini e Serena Spinelli

Da Pisa a Firenze, da Palazzo Gambacorti al consiglio regionale della Toscana. Il caso Buscemi, neo assessore alla cultura nella città della Torre, ha generato una mozione a firma delle consigliere regionali Serena Spinelli (Mdp) e Alessandra Nardini (Pd) per chiedere alla giunta un impegno volto a sensibilizzare gli enti locali alla promozione di politiche di genere e iniziative di contrasto alla violenza sulle donne.

“La Regione Toscana - dicono Spinelli e Nardini - ha tutti gli strumenti per perseguire e rafforzare la lotta alla violenza di genere, promuovendo azioni a tutti i livelli istituzionali. Ci appelliamo alla Giunta regionale affinché valori come il contrasto alla violenza di genere e la promozione della cultura delle pari opportunità siano rispettati da tutti, soprattutto da coloro che ricoprono incarichi politico-amministrativi. Allo stesso tempo è fondamentale continuare con progetti di formazione /sensibilizzazione rivolti alle scuole finalizzati al superamento degli stereotipi di genere e alla cultura dei diritti e delle pari opportunità, così come sancito nello Statuto regionale e nei provvedimenti legislativi in materia”.

“Questa mozione - hanno spiegato ancora le consigliere regionali - nasce dalla necessità di raccogliere l’appello di una forte mobilitazione nata a Pisa, a seguito dell’iniziativa assunta dalla Casa delle donne, e dal contributo di Articolo Uno Mdp Pisa che ha sottoposto ai gruppi consiliari del comune di Pisa un’analoga mozione, la quale sarà prossimamente discussa in consiglio comunale. L’obiettivo è quello di favorire e sostenere il contrasto alla violenza di genere in particolar modo negli enti locali, dove i rappresentanti delle istituzioni svolgono un ruolo di raccordo imprescindibile con le comunità – continuano Spinelli e Nardini - Il caso che ha scatenato tale mobilitazione è noto, la nomina di Andrea Buscemi ad assessore alla cultura del Comune di Pisa; scelta su cui abbiamo già espresso la nostra preoccupazione e il nostro disappunto. Per questo, sentiamo la necessità di chiedere alla Giunta regionale uno sforzo volto a ribadire un’azione sinergica con le istituzioni locali per il contrasto alla violenza sulle donne in tutte le sue forme e circostanze. Ricordiamo che l’ultimo rapporto sulla violenza di genere in Toscana dice che dal 2009 al 2017 sono circa 19mila le donne che si sono rivolte, per la prima volta, a un centro antiviolenza; 3000 solo nell’ultimo anno. Numeri inquietanti. Siamo di fronte a un fenomeno su cui nessuno deve abbassare la guardia. Né le istituzioni e dunque i suoi rappresentanti, a tutti i livelli, né le forze politiche di qualsiasi colore esse siano. Nessuno si senta esonerato da questa battaglia prima di tutto culturale, soprattutto chi ricopre un ruolo nelle istituzioni”.