Politica

Td Group - Regione Toscana, i dubbi di Donzelli

L'esponente di Fratelli d'Italia ha presentato una interrogazione sui rapporti tra l'azienda di Migliarino e la Regione Toscana

“Soddisfatto delle prime cifre fornite dala Regione, preoccupato per quello che c’è dietro questa vicenda con una società attualmente sotto inchiesta per lo scandalo di Banca Etruria”. Queste alcune delle considerazioni espresse in Aula dal consigliere regionale Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia) a seguito della risposta all’interrogazione sui rapporti tra Td Group, società fornitrice di servizi di information technology, Regione Toscana e Partito democratico.

Nell’interrogazione di Fratelli d’Italia ha chiesto al presidente della Regione Enrico Rossi “se nella partnership con la Regione Toscana la Td Group ha avuto collaborazioni economiche e, in caso di risposta affermativa, di quale entità e in quante e quali circostanze questa partnership si è sostanziata; quali tipi di rapporti ci sono tra la Regione Toscana, il Partito democratico e TD Group; a quanto ammonti, in totale, la cifra erogata negli ultimi dieci anni dalla Regione Toscana per beni, servizi, o qualsiasi altra fornitura”.

La risposta in Aula è stata affidata all’assessore regionale Vittorio Bugli, che ha ripercorso i rapporti della Regione con la società Td Group, “legati ad attività di convegnistica e sempre derivati da contratti per l’acquisizione di beni e servizi scaturiti da procedure di gara svolte nel rispetto del Codice degli appalti” e spesso con altri soggetti associati. Sulle cifre erogate nel periodo decennale indicato dal consigliere Donzelli: “Quanto a collaborazioni in forma singola, 5milioni e 743 mila euro; quanto a contratti affidati in forma congiunta, 3milioni e 270mila euro; quanto corrisposto dal consorzio HyperTix nei confronti di Td Group, per attività nell’ambito del contratto Tix, 7milioni e 223mila euro”.

Donzelli si è detto “perplesso nello scoprire che questa società ha non solo utilizzato come bancomat l’istituto di credito, ma ha avuto cospicui finanziamenti dalla Regione Toscana per 16milioni e 880mila euro in dieci anni, in media un milione e 688 mila euro all’anno. Tutto questo alle spalle dei cittadini che adesso, dal governo Renzi, sono chiamati a ripagare questo sistema di potere incredibile. Mi riservo di verificare contratto per contratto gli affidamenti della regione a questa società”.