Cronaca

Furto e ricettazione, smantellata banda di 10 persone

Secondo i carabinieri, rubavano negli appartamenti e rivendevano la merce ai Compro oro spostandosi in treno

Una banda di 10 georgiani dediti ai furti in appartamento è stata sgominata dai carabinieri di Pisa. Si tratta di 10 soggetti che operavano tra Pisa, Livorno, Firenze, Lucca e Viareggio.

Gli arresti sono avvenuti tutti tra Pontedera, Pisa, Orentano, Empoli e Scandicci e Firenze. In particolare le ultime due persone sono state arrestate poche ore dopo essere uscite dal carcere di Sollicciano, dove avevano scontato la misura cautelare per altri reati. 

I componenti della banda si spostavano da una località all'altra con il treno e armati di grimaldelli capaci di aprire qualunque porta senza lasciare segni, ripulivano gli appartamenti. 

Le indagini, coordinate dalla procura di Livorno ed eseguire dai militari del comando provinciale pisano, hanno evidenziato che i 10 criminali avevano compiuto almeno 13 furti, rubando monili in oro e argento (da qui il nome dell'operazione Golden silver), macchine fotografiche, computer e tablet.

I preziosi venivano ricettati nei Compro oro di Pisa e Pontedera che spesso hanno anche rifiutato l'acquisto ritenendo gli oggetti di dubbia provenienza. 

Ma su di loro sono in corso indagini. Il materiale elettronico, invece, veniva ricettato nel loro Paese d'origine, per cui sarà difficile recuperare tutto. 

I carabinieri per arrestarli li hanno seguiti per settimane e alle fine sono riusciti a scoprire il meccanismo criminale che attuavano i 10 malviventi tutti di età abbastanza giovane. Un sistema assolutamente professionale che gli permetteva di penetrare nelle abitazioni senza lasciare tracce di scasso, dando poco nell'occhio. Alcuni rimanevano a fare il palo, due invece operavano all'interno delle case. La refurtiva è stata recuperata in vari nascondigli durante le perquisizioni ambientali e personali.

Per la ricettazione poi avevano attuato un meccanismo nuovo. La refurtiva in oro, argento e altra natura di preziosi veniva venduta poco alla volta ai Compro oro, proprio per non insospettirli. Ma alla fine avevano ricavato un ingente capitale ancora in via di definizione.

Gli accertamenti sono partiti dalle denunce a piede libero di alcuni cittadini stranieri accusati di furto.

Ai membri della banda è stato contestato dagli inquirenti il furto aggravato in concorso e la ricettazione. Le indagini sono ancora in corso.